“Noi saremmo salvi, noi vogliamo onorare il calcio a Trieste”. Quel “noi” scandito da un Attilio Tesser visibilmente emozionato segna la differenza tra una squadra che sul campo avrebbe già conquistato la salvezza e una società che tra pesantissimi cinque punti di penalizzazione e altre nefandezze sta minando la stagione della Triestina.
“Quei punti di penalità ovviamente incidono tanto, lo dicono i numeri” sottolinea Tesser nella conferenza stampa post partita. Il tecnico prima glissa su una domanda relativa alle questioni societarie, ma quando gli chiediamo della risposta, comunque moralmente positiva, della squadra in campo, si toglie un peso che evidenemente aveva sullo stomaco. “Sentirci dire certe cose non fa bene, ma il nostro dovere è dare il massimo. Rappresentiamo una città importante e una società storica come la Triestina. Anche quando sbagliamo, noi siamo coscienti di tutto questo. Noi”.