Trieste, 25 Aprile 2025

Sugli spalti non c'è partita: Vicenza 7 mila abbonati, a Padova solo mille

21 Agosto 2024 Autore: Gabriele Lagonigro

Se il campionato di Serie C, in partenza fra tre giorni, si giocasse sugli spalti e non dentro il rettangolo verde, ci sarebbe una vincitrice assoluta prima ancora di iniziare il torneo. E' ancora una volta il Vicenza a raccogliere l'entusiasmo maggiore, a conferma che l'ambiente più caldo, nel Triveneto, tolta la Serie A, è senz'altro quello del “Menti”. E lo constatiamo con un pizzico di invidia e allo stesso tempo amarezza, perché la differenza, in termine di passione numerica, fra la tifoseria berica e tutte le altre - quella alabardata compresa, purtroppo - è esorbitante.

Lo dicono le cifre: a 72 ore dal calcio di inizio, i supporter vicentini hanno sottoscritto quasi 7 mila tessere e puntano a sfiorare quota 8 mila. Un dato impressionante per la categoria, anche perché i prezzi erano più o meno gli stessi che altrove. Il gap con le due dirette rivali, con le quali oltretutto esiste un'accesa rivalità sugli spalti, è abissale: al “Rocco” gli abbonamenti acquistati sono circa 2 mila, peggio ancora sta facendo il Padova, che dalle 2.500 tessere di una stagione fa è passato al migliaio di oggi. In casa biancoscudata sta andando in scena un'accesa protesta della frangia più calda del tifo, che ha deciso di boicottare l'Euganeo e di seguire la squadra solo in trasferta. Il motivo principale è lo stato pietoso dello stadio, una cattedrale nel deserto che non ha mai visto il completamento, e un rapporto giudicato distante con proprietà e dirigenza.

Il Vicenza, insomma, straccia tutti e non è la prima volta ma per fortuna (nostra) i campionati vanno vinti sul campo e a volte la pressione eccessiva può persino giocare brutti scherzi. Staremo a vedere. C'è ancora tempo, in ogni caso, per rimpinguare i numeri al “Rocco” e chissà che, magari, con un buon filotto iniziale, non si possa bilanciare lo scarso numero di abbonamenti con diverse migliaia di biglietti venduti a partita. L'importante è partire bene.


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