Trieste, 25 Febbraio 2025

Stella e Menta: "Tesser? Non c'erano le condizioni per continuare". Ipotesi Fiume e Lubiana per i play-off

06 Febbraio 2024 Autore: Roberto Urizio

Prima di presentare il nuovo allenatore Roberto Bordin, l'amministratore delegato della Triestina, Sebastiano Stella, e il direttore generale, Alex Menta, hanno voluto chiarire i motivi che hanno portato all'esonero di Attilio Tesser, entrando poi anche in altri temi.

“Faccio una domanda – ha affermato Stella -. Se non si fosse chiamato Tesser, come avrebbe reagito la piazza davanti a 13 punti in 9 partite e 1 punto in 4 gara casalinghe? Il gioco era in evidente flessione e il morale dei giocatori a terra, in una società che vuole costruire un progetto a medio – lungo termine siamo tutti dei nomi e non si lavora in linea con il club, chi comanda è libero di prendere le sue decisioni”. Secondo Stella, “il problema non è certo il terzo posto in campionato, anzi abbiamo anche detto che la situazione è anche migliore si quanto ci aspettassimo, ma abbiamo visto una serie di aspetti preoccupanti che si sono sommati”. A Tesser viene imputato innanzitutto un utilizzo non ottimale della rosa: “Alcuni giocatori sono stati utilizzati con il contagocce, pensiamo a Fofana e Pavlev ad esempio, e la linea giovane che volevamo portare avanti non è stata sviluppata”. Inoltre, l'ex tecnico non ha, secondo i vertici societari, rappresentato quel punto di riferimento in grado di far crescere anche chi gli lavora intorno: “Non c'erano le condizioni per continuare insieme, è mancata quella capacità di andare anche oltre il proprio lavoro e pensare alla crescita globale, come succede in un'azienda. Potevamo continuare fino al termine della stagione? - ha aggiunto Stella – Senza Serie B avremmo perso quattro mesi, in caso contrario sarebbe stata un scommessa vinta, ma noi vogliamo programmare e non scommettere”.

Secondo Menta, “a un certo punto bisogna fare delle valutazioni su dove siamo e dove vogliamo andare. Confermiamo che Tesser ha svolto un buon lavoro ma abbiamo visto un arretramento, anche a livello di ambiente nello spogliatoio. Crediamo ancora di poter salire in Serie B, altrimenti non avremmo cambiato, e posso assicurare che è stata una decisione difficile: capiamo la reazione della tifoseria”. Quanto al mercato, il direttore generale ha sottolineato come “in assenza di reali opportunità non aveva senso spendere, anche se ci sono state trattative importanti che poi non sono andare in porto per responsabilità non nostre, ma dei procuratori dei giocatori e delle società di provenienza. Riteniamo comunque che la rosa sia ampia, abbiamo 24 giocatori in rosa e riteniamo che tutti possono dare un contributo, non soltanto una parte. Da novembre è mancata la crescita dell'intero organico”. Ciò significa che Bordin sarà condizionato nelle scelte? “Assolutamente no, anche se ha sposato la nostra idea. Le decisioni saranno sue e lo valuteremo in base a quelle. Con lui abbiamo iniziato a parlare una quindicina di giorni fa, ovviamente ci sono stati contatti anche con altri allenatori ma alla fine abbiamo scelto lui perché ci piace investire su chi vuole vincere e dimostrare qualcosa”.

Stella ha voluto sottolineare come il cambio di panchina e il mercato di gennaio sottotono “non sono un segnale di disimpegno. Quest'anno spenderemo il triplo di una società normale di Serie C, circa 17 milioni di euro, stiamo lavorando per avere un centro sportivo a Muggia con il coinvolgimento della Regione e del Comune rivierasco, siamo costantemente impegnati per risolvere la situazione dello stadio e perderemo circa un milione di euro per giocare a Fontanafredda”. Con i concerti a giugno si sta cercando una soluzione per i possibili, se non probabili, play-off, chiamando in causa anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, per ottenere addirittura a livello ministeriale la possibilità di giocare all'estero: “Le ipotesi in campo sono quelle di Fiume e Lubiana” ha spiega Stella, con la prospettiva di avere la gestione diretta dello stadio 'Rocco': “Ne stiamo parlando con il Comune, il particolare con l'assessore Bertoli. Entra in gioco la legge stadi, in base all'investimento che la società vuole fare nella struttura. Il discorso è sulla base di una gestione per 20-25 anni, in modo da dare un nuovo assist alla Triestina”.


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