“Abbiamo sbagliato tutto”. Forse basterebbero queste parole di Michele Santoni a sintetizzare Triestina - Atalanta Under 23. Secondo il tecnico alabardato “siamo stati arroganti e superficiali, non dovevamo perdere i duelli e dopo tre minuti prendiamo gol su una palla persa. Ci prendono a sberle, troviamo un po' di orgoglio per un quarto d'ora nel quale riesci a riaccendere la partita. Poi proviamo ad inserire gente fresca nel secondo tempo ma chi è entrato non lo ha fatto per darci una mano, piuttosto per complicarci la vita. Dobbiamo lavorare ancora molto per essere squadra”.
L'allenatore dell'Unione usa parole anche forti nei confronti dei suoi giocatori. “Stavamo a un metro da loro quando ricevevano palla, loro ci erano sempre addosso. Non possiamo pensare di vincere perchè siamo la Triestina. Oggi c'è stato un solo giocatore che ha fatto capire cosa vuol dire giocare in serie C e ho dovuto purtroppo toglierlo a un quarto d'ora dalla fine, perché visto il risultato dovevo pensare già alla prossima gara”. Il riferimento è a Braima.
Panchina a rischio? “La società mi sta supportando sempre – rimarca Santoni -. Stravolgere tutto non migliora le cose, credo invece nel lavoro quotidiano. Chiaramente se perdi tre partite così, parlare di piani alti è l'ultima cosa che devi fare. Ora serve compattezza, trovare lo spirito giusto, cambiare l'approccio alla gara perché non si può sempre dover rincorrere per errori individuali”.
Il mister non vede una squadra con troppi giocatori fuori ruolo: “Escluso Vallocchia, tutti gli altri stanno giocando nel loro ruolo. Correia l'anno scorso ha giocato da play ma secondo me non lo è e deve anche lui imparare a vincere i suoi duelli. L'errore sul primo gol l'ha fatto alcune volte anche lo scorso anno, se è un giocatore che tutta la serie B voleva deve dimostrarlo. Voca ha giocato a Cosenza tutto l'anno nel ruolo di stasera, Braima ha giocato nella sua posizione. L'esperienza di Frare ci potrebbe aiutare, così come il rientro di Bijleveld o Tonetto, l'assenza di Germano si è fatta sentire, davanti c'è un attaccante in più non ancora disponibile. Non è una questione tattica, tecnica, ma di carattere e di mentalità. Sono tutti bravi ragazzi, ci vuole personalità. E in questo momento ci vorrebbe qualche Braima in più”.