Per Michele Santoni, intervenuto in sala stampa dopo la sconfitta in Coppa Italia con il Trento, “tutto sembra più nero quando perdi, ma nel primo tempo ho visto una Triestina che ha voluto fare il gioco che stiamo costruendo, anche se siamo mancati negli ultimi 30 metri, creando troppo poco”. Secondo il tecnico alabardato, dopo la prima mezzora abbiamo commesso l'errore di alzarci troppo quando loro si abbassavano, concedendo spazi per le loro ripartenze”.

Ma l'allenatore dell'Unione ha visto “l'impronta che vogliamo dare al gioco, fatto di possesso palla, movimento e ricerca della superiorità. In fase di non possesso abbiamo lavorato bene a tratti, partendo bene e poi concedendo qualcosa, complice anche la stanchezza che è subentrata nella ripresa”.

Ma la mancanza di qualità nelle giocate decisive sottolineata dal mister è questione di caratteristiche dei giocatori o del momento ancora iniziale della stagione? "In quattro settimane è difficile cambiare il modo di giocare e in questo periodo abbiamo puntato soprattutto sulla costruzione – rimarca Santoni -. Teniamo conto che per molti era la prima partita vera e che alcuni giocatori sono fuori condizione, come Krollis e D'Urso, che non avevamo Attys e che Vicario aveva il suo stesso virus. Ovviamente c'è da lavorare, anche sulla maturità come dimostra l'errore che ci è costata la partita. Per fortuna sono sbavature emerse oggi e su cui possiamo intervenire”.