Trieste, 21 Dicembre 2024

Per la salvezza diretta servono trenta punti (meglio se abbondanti)

18 Dicembre 2024 Autore: Roberto Urizio

Quanti punti dovrà fare la Triestina per salvarsi senza passare attraverso le forche caudine dei play-out? Con le due vittorie e il pareggio ottenuti nelle ultime tre partite, l'Unione ha girato la boa di metà stagione con 13 punti, ancora pochi ovviamente ma quantomeno iniziando a prendere un ritmo utile per la rincorsa.

L'anno scorso, nel girone A, l'Arzignano si è messo in salvo con 44 punti grazie al distacco dalla Pro Sesto, mentre per il 15° posto, che assicura la permanenza in Serie C senza ulteiori calcoli, si è posizionato il Renate con 45 punti. Negli altri gruppi lo stesso piazzamento è stato raggiunto con 44 punti da Sestri Levante (ma si salvò anche l'Ancona con 42 grazie al divario sulla Fermana) e Turris. La soglia è quindi una trentina di lunghezze più su rispetto alla quota attuale della Triestina, meglio se ci si mette ancora un paio di punticini.

Anche se mediamente i punti da fare sono quelli, non mancano situazioni in cui le soglie furono diverse,: la Vis Pesaro si salvò con 39 punti grazie al distacco dall'Imolese nel girone B due stagioni fa, quando nel gruppo A la Pro Vercelli ne dovette fare 46 per chiudere quindicesima e il Mantova con 45 punti giocò i playout, perdendoli. I 37 e 36 punti utili a Potenza (2021/2022) e Vibonese (2020/2021) per salvarsi grazie al distacco dalle penultime (la stessa Vibonese e la Cavese) scontano il fatto che vennero escluse Catania e Trapani e quindi le partite utili furono 36. Fa comunque testo il fatto che bastò un punto a partita o poco più (quindi, in un campionato a 20 squadre, 38/39 punti) per evitare playout e rischio retrocessione.

In sostanza, la Triestina ha bisogno di una media possibilmente superiore a 1,5 punti a partita per togliersi da guai. Un rendimento non facile da mantenere, ma indubbiamente i 7 punti ottenuti nelle tre partite dopo il ritorno di Attilio Tesser in panchina fanno sperare e dimostrano che l'Unione (adeguatamente rinforzata a gennaio) ha ancora qualcosa da dire.


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