Trieste, 21 Novembre 2024

Parole al vento, apatia, esperimenti insensati: così anche il mercato di gennaio diventa inutile

18 Novembre 2024 Autore: Roberto Urizio

Alle parole non seguono i fatti. È il mantra della Triestina attuale, che continua a scavarsi una buca dalla quale diventa sempre più difficile uscire. Quando parla, la società lo fa sostanzialmente per prendere tempo, ormai si è capito, ma anche le dichiarazioni di Clotet si sono rivelate più tentativi (disperati) di scuotere la squadra che frutto di reale convinzione.

Nonostante quanto affermato nella conferenza stampa di venerdì, a Salò si è visto un gruppo che non ha per niente capito quale sia l'atteggiamento per tentare la rincorsa salvezza (e se lo ha capito, non ha fatto nulla per metterlo in atto). L'apatia vista contro la Feralpi è stata imbarazzante e non lascia certo ben sperare in ottica futura, perché presentarsi all'alba del girone di ritorno con meno di 10 punti (ipotesi tutt'altro che remota) renderebbe la salita terribilmente ripida.

Ma anche alcune scelte tecnico - tattiche hanno destato non poche perplessità. Se alla quindicesima giornata (quinta partita dell'era Clotet) bisogna fare nuovamente ricorso a esperimenti tattici e improvvisazioni anche negli uomini, tanto valeva continuare con Santoni (giustamente criticato, eppure con lui è arrivata l'unica vittoria e sono stati segnati 7 dei 10 gol alabardati). Il 4-4-2 con Vallocchia esterno destro di centrocampo, la catena di sinistra Bijleveld - Jonsson e questo D'Urso come seconda punta non poteva portare da nessuna parte e così è stato. Non è tempo per provare soluzioni fantasiose né, eventualmente, per lanciare messaggi alla dirigenza attraverso il campo. Il materiale a disposizione è quello che è, lo sappiamo, ma sta a Clotet tirare fuori il meglio (o il meno peggio) e cercare disperatamente di raccattare punti, altrimenti hai voglia a fare mercato a gennaio.


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