Lo ha detto anche Christian D'Urso in sala stampa dopo la partita con i Caldiero: “Anche gli episodi ora girano a nostro favore”. Ma la fortuna c'entra solo marginalmente, perché quando la Triestina infilava una striscia di 16 partite senza vincere non era una questione di cattiva sorte, neanche quando gli avversari la mettevano all'incrocio o non venivano fischiati rigori solari (come all'andata con lo stesso Caldiero, anche se da quelle parti non se lo ricordano...). La squadra non girava da nessun punto di vista e qualsiasi situazione a favore dell'avversario di turno diventava montagna impossibile da scalare.

Oggi le cose vanno in senso opposto e la partita di ieri lo conferma. L'Unione ha tenuto la partita in mano costantemente, partendo forte e non subendo praticamente mai il Caldiero, che al massimo è riuscito ad equilibrare la situazione in qualche sprazzo di gara. Ma la superiorità alabardata è stata chiara e il risultato non fa una grinza, al di là delle proteste dei padroni di casa per il rigore che ha sbloccato la partita (contatto che non metterà d'accordo tutti neanche guardando le immagini). La differenza rispetto al girone di andata è che ora la Triestina porta gli episodi decisivi dalle parti dell'area avversaria e quando fai è più facile che il fischio “a metà” o la parabola beffarda finiscano per premiarti.