Trieste, 26 Aprile 2025

Somma esonerato: parabola discendente di un ex mai rimpianto

02 Novembre 2020 Autore: Roberto Urizio

Ormai lo associavamo più alla televisione che alla panchina, ma Mario Somma aveva avuto un'altra occasione. Il Potenza, “giustiziere” non senza recriminazioni della Triestina negli ultimi play-off di Serie C, si era affidato proprio al mister che aveva avuto una parentesi tutt'altro che felice all'Unione. Fu il secondo dei tre tecnici alabardati nella disgraziata stagione 2009/2010, quella della retrocessione tramite play-out con il Padova (poi “rinviata” di un anno dopo il ripescaggio).

La parabola di Mario Somma, in discesa da un bel po' di anni, è nata nei dilettanti, dove si è segnalato soprattutto alla Cavese, squadra con cui ha vinto Serie D e scudetto dilettanti. Nel 2003/2004 si conferma allenatore in ascesa, conquistando la promozione in Serie B ad Arezzo. Il mister di Latina pare in rampa di lancio, va ad Empoli e vince ancora, guadagnando il salto in Serie A. Sarà il punto più alto della sua carriera: già nella stagione successiva arriva l'esonero, nel gennaio 2006, dalla società toscana.

Da lì arrivano una sequela di delusioni: esonero a Brescia, poi ottiene la salvezza a Piacenza (entrando in corsa al posto di Remondina) ma non viene confermato, subentra a Costacurta a Mantova ma anche qui la salvezza non basta a tenere il posto. Nell'ottobre del 2009 ecco la Triestina, al posto dell'esonerato Luca Gotti, oggi mister dell'Udinese. Una partenza positiva poi però la formazione alabardata ripiomba in crisi; dopo 16 partite (5 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte), Somma viene sostituito da Daniele Arrigoni, senza lasciare un gran ricordo di sé.

Va poi a Cosenza, in tandem con Luigi De Rosa, subentrando a Stringare, ma si dimette poco dopo, nel 2012 altra occasione in corsa a Grosseto, al posto di Moriero, ma dura un mese e mezzo. Nel 2014 firma per la Salernitana ma litiga con Angelo Fabiani (altra vecchia conoscenza alabardata e non inizia nemmeno il campionato. Nella sua Latina sostituisce Mark Iuliano a novembre 2015 ma dopo neanche quattro mesi viene a sua volta esonerato. A Catanzaro, nella stagione successiva, rimane per otto partite, poi sparisce dai radar delle panchine per essere invece ben visibile sugli schermi Rai, dove diventa presenza fissa dopo avere già fatto l'opinionista tra un'esperienza da tecnico e l'altra. Studi televisivi che lo attendono ancora, dopo la fugace apparizione a Potenza.

 


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