Il presidente del Centro Coordinamento Triestina Club, Sergio Marassi, ha voluto spiegare oggi in una conferenza stampa i motivi della spaccatura tra il Centro e la società alabardata a causa della campagna abbonamenti che non vedrà il Cctc (al pari del Fan Club Bar Capriccio) emettere le tessera per la stagione 2024/2025. “Non vogliamo fare polemiche, anzi invitiamo i tifosi ad abbonarsi” ha esordito Marassi, spiegando come le richieste della rappresentanza dei sostenitori dell'Unione non siano state minimamente ascoltate dalla società. “Abbiamo più volte chiesto di parlare con i vertici del club – ha rimarcato il presidente del Centro -, ma solo alla vigilia della presentazione della campagna abbonamenti siamo stati ricevuti dall'amministratore delegato Sebastiano Stella, che però ci ha accompagnati alla porta dopo tre minuti. Lo stesso Stella, qualche mese fa, ci aveva assicurato che ci avrebbe chiamato proprio per la campagna abbonamenti”.

Le richieste del Centro Coordinamento riguardavano soprattutto il riconoscimento del “sacrificio” fatto dagli abbonati nella scorsa stagione, chi per andare a Fontanafredda e chi per non avere potuto usufruire delle partite. “Sostanzialmente abbiamo chiesto alla società di congelare i prezzi per i vecchi abbonati per quest'anno, rinviando eventuali aumenti alla prossima stagione - ha spiegato Marassi -. Siamo consapevoli che il prezzo dell'abbonamento non è esorbitante, ma speravamo in un piccolo segnale da parte della società”. Tra le istanze portate avanti dai rappresentanti dei tifosi anche l'estensione dei pacchetti per le famiglie alla curva (non solo in “Colaussi”), il ripristino degli sconti per le donne e il superamento di alcune criticità che si sono presentate per i disabili. “Da parte nostra – ha aggiunto Marassi – nessun diktat, ma solo la volontà di confrontarci che invece ci è stata negata”.