A cercare di fare ordine in campo ci dovrà pensare Pep Clotet, il suo staff e i giocatori. Ma la Triestina ha bisogno di (ri)trovare stabilità anche dietro la scrivania, in particolare per quel che riguarda l'area tecnica.
Avere un uomo solo al comando, nella fattispecia Alex Menta, sta portando la barca decisamente fuori rotta. Metterci quasi un mese per ufficializzare il sostituto di Michele Santoni è una tempistica che va ben oltre la volontà di riflettere bene sulla scelta del nuovo allenatore, per non parlare della figura che dovrebbe affiancare lo stesso Menta nel ruolo di direttore sportivo, senza essere un mero braccio destro. Morris Donati è stato messo alla porta il 4 settembre, il nome di Mattia Collauto circola da diverse settimane (e non solo il suo, c'è anche quello di Daniele Delli Carri), eppure ancora i tasselli non sono al proprio posto.
Il nervosismo di Menta è stato ben evidente nella conferenza stampa di presentazione di Clotet, quando il direttore generale si è limitato a leggere un'introduzione di circostanza, sfuggendo anche a una domanda tutt'altro che scomoda sulla durata del contratto del nuovo tecnico. Solo tre giorni prima il presidente Ben Rosenzweig aveva ribadito un concetto che ha sempre dichiarato nelle sue uscite pubbliche, quello di voler creare una società trasparente. Ecco, anche su questo c'è qualcosa da sistemare...