Trieste, 22 Dicembre 2024

Allenatore, fideiussioni e dintorni: un silenzio imbarazzante e colpevole

08 Ottobre 2024 Autore: Roberto Urizio

Si va avanti con l'accoppiata Marino - Ciofani, ma fino a quando? Si aspetta la rescissione di Tesser (che diventa sempre più improbabile con il passare delle settimane) per liberare spazio salariale e ingaggiare un nuovo tecnico? E questo nuovo tecnico sarebbe Roberto Breda, nonostante le perplessità iniziali del diretto interessato e la sua intenzione di aspettare la Serie B? Ci sono ancora problemi di fideiussione che impediscono di sbloccare la situazione in panchina?

Sono solo alcune delle domande a cui non viene data risposta. Già, perché oltre all'imbarazzo di un esonero deciso il 26 settembre scorso, dopo la sconfitta con il Lumezzane, senza trovare una soluzione definitiva a quasi due settimane di distanza, c'è anche un silenzio inquietante di una società che più che lavorare nell'ombra, brancola nel buio.

Un paio di conferenze stampa durante la stagione non sono comunicazione, ma puri e semplici tentativi di buttare il pallone in corner, scaricando responsabilità (su ex allenatore la stagione scorsa, su Lega Pro e Federazione nel caso Olivieri/fideiussione) e autoassolvendosi per scelte clamorosamente sbagliate (allenatore e mercato) e strategie che non funzionano. Non intervenire pubblicamente sempre ci può pure stare, non farlo mai (soprattutto in momento difficili) lascia spazio a voci e interpretazioni, soprattutto se quando le cose andavano bene si era particolarmente ciarlieri sui social e si pagavano birre ai tifosi.

Se ne sentono di tutti i colori: dall'impossibilità di intervenire per sostituire Santoni a causa dei problemi legati alle garanzie fideiussorie, fino addirittura alla regolarità del tesseramento di Kiyine e Bianconi, da Attilio Tesser inviso ad Alex Menta alle voci secondo cui lo stesso direttore generale avrebbe cercato di ricucire con l'ex allenatore, dando le responsabilità dell'esonero a piani ancora più alti (ma non è nemmeno impossibile che le due cose siano entrambe vere). Nel frattempo ci troviamo con una soluzione (forse) temporanea in panchina probabilmente per tre partite, con il paradosso di una società che si fa viva prima di un esonero ma non apre bocca dopo, nemmeno per fare chiarezza sulle indiscrezioni più disparate che nel silenzio si alimentano. Probabilmente nemmeno loro sanno in quale fase siamo entrati.


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