Trieste, 26 Dicembre 2024

Alla squadra il compito di dare continuità alla scintilla di Padova

03 Dicembre 2024 Autore: Roberto Urizio

Il punto di Padova ha fatto rialzare la testa a una Triestina che rischiava di piombare definitivamente nell'oblio. Ma bisogna fare attenzione a fare in modo che l'iniezione di fiducia non diventi presunzione: l'idea che questa non sia una squadra da retrocessione è stata inculcata dall'inizio della stagione, ma forse in troppi (anche e soprattutto nella squadra) ci hanno creduto fin troppo. Quale sia il potenziale, dal punto di vista dell'atteggiamento che serve per uscire dalle sabbie mobili, conta pochissimo. A parlare sono risultati e punti, decisamente sfavorevoli all'Unione.

Ma anche l'andamento della squadra deve portare a tenere altissima la guardia. Daniele Delli Carri e Attilio Tesser sono appena arrivati e hanno esperienza e capacità per intervenire nel modo giusto, ma hanno bisogno che anche i calciatori ci mettano del loro. Michele Santoni ha vinto la prima partita e poi è finiti in un tritacarne da cui è uscito con l'esonero dopo sei giornata, l'interim Marino - Ciofani ha prodotto due pareggi (a Trento, forse nella migliore versione della Triestina 2024/2025, e con la Pro Vercelli), ma poi si è tornati sotto la soglia della mediocrità, infine con Pep Clotet c'è stata un'immeritata sconfitta a Crema, due “x” con Albinoleffe e Pro Patria prima di una nuova serie di sconfitte con psicodrammi inclusi (vedi caso Krollis).

Ecco, l'obiettivo ora (al netto di quanto accadrà a gennaio in sede di mercato) è far sì che Padova non sia l'ennesimo accenno di scossa che preceda un nuovo baratro, ma una vera svolta per tentare una rimonta difficile, per la quale servono energie fisiche, mentali e tecniche prodotte con continuità. La società, in maniera colpevolmente tardiva, ha battuto un colpo, le figure che servivano ora ci sono, spetta a chi scende in campo fare la propria parte.


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