Trieste, 28 Ottobre 2024

Cento atleti in bici e di corsa per la salita del "Boschetto"

26 Giugno 2022 Autore: Maurizio Ciani

«Una domenica di festa dello sport, dove la corsa e la bici si uniscono in un gesto atletico notevole; una sfida molto dura, rapida ed esplosiva che dimostra per l’ennesima volta quanto questa splendida città sia ricca di tanti sportivi». Queste parole dell’assessore al Comune di Trieste Michele Lobianco sintetizzano molto bene la 6ª SuPelBoschetto e 19ª Cronoscalata del Boschetto, kermesse organizzate rispettivamente dalle Asd Sportiamo e Gentlemen che ormai da qualche anno, con spirito collaborativo e di amicizia, si danno appuntamento nello stesso giorno per le loro iniziative.

CORSA

Stamani, come ormai da prassi, i primi a partire alle 10 di mattina sono stati i runner; fortunatamente gran parte dei 3.5 km, in costante salita, di viale al Cacciatore erano in ombra, considerando il caldo torrido odierno, registrato comunque in tutto il mese di giugno. Al via è stato Riccardo Sterni della Trieste Atletica a mettersi al comando, come ha detto lui stesso, con l’umorismo che lo contraddistingue, “per venire bene nel video”; infatti è diventato tradizionale il filmato della gara, che sarà disponibile a breve sulla pagina Facebook della Sportiamo. Dopo circa 500 metri si è definito un quadro più preciso, con Steve Bibalo, comasco proprio della Sportiamo, a fare da battistrada: «Sapevo che Tobia Beltrame aveva fatto una notte bagorda – ha dichiarato, pure lui in modo scherzoso – e quindi ho voluto testare la sua tenuta». Un po’ prima di metà gara il corridore di Romans d’Isonzo, tesserato per la Trieste Atletica, ha affiancato però Bibalo per poi superarlo e continuare in solitaria, mentre alle loro spalle si consumava un’emozionante lotta per il gradino più basso del podio, ancora con la Trieste Atletica protagonista grazie a Daniele Torrico leggermente avanti al recente vincitore del Giro di San Giacomo Tom Doney. Sterni nel frattempo era passato al 6° posto, sopravanzato pure dal classe 2000 Federico Bais del Malignani. Beltrame, professore di scienze motorie, ha suggellato la sua ottima prestazione facendo segnare il nuovo record del percorso, con il tempo di 11’32”; piazza d’onore in 12’01” per Bibalo, che un mesetto fa si era laureato, a Motta di Livenza, campione italiano M35 dei 5 km su strada. 3° posto in 12’22” per lo scozzese Doney che nell’ultimo terzo di gara ha staccato il compagno di squadra Torrico, 4° in 12’42”. Bel recupero infine di Sterni, che ha consentito di far inserire ben 4 divise gialloblù nella top five, grazie alla sua 5ª piazza in 13’05”.

Non molto da raccontare sulla prova femminile, in quanto Ziporah Kingori ha dominato, giungendo addirittura 8ª assoluta tra i circa 60 partecipanti; la keniana, già vincitrice di diverse manifestazioni nel 2022, come la maratonina di Vittorio Veneto, ha concluso la propria fatica in 13’46”. 2ª posizione per l’etiope Meseret Ayele in 14’23”, mentre la prima atleta locale è stata Irene Ferfoglia della Sportiamo in 15’56”. Alle sue spalle, seppur non siano arrivate assieme, una coppia figlia-mamma, con Annalisa Viviani 4ª in 17’44” e Manuela Ricciardi 5ª in 18’25”; entrambe sono socie del San Giacomo, il sodalizio più numeroso oggi con 17 arrivati.

BICI

Antonio Mezzedimi, presidente dei Gentlemen, quando ha preso la parola alle premiazioni, ha esclamato un liberatorio “ce l’abbiamo fatta!” Le norme, sia federali che stradali, sono sempre più stingenti ed è diventato difficile, per società amatoriali come la loro, organizzare degli eventi; però per fortuna tengono duro. Chi ha apprezzato lo sforzo è, ad esempio, Roberto Vidoni della Cottur: «Ho fatto 22 gare nel 2022, tra strada e mountain bike, però a quella di caso, visto che tra l’altro ce ne sono poche, ci ho tenuto particolarmente a prender parte». Vidoni era chiamato a difendere la corona in questo evento, dal momento che aveva vinto nel 2019, l’ultima volta che si era disputato. Oggi, ironicamente, ha detto di aver dato q.b., che in termine culinario sta per “quanto basta”; poi ha precisato più che altro di aver proceduto al ritmo consentito dal suo attuale stato di forma. Un piccolo problema tecnico al misuratore di potenza lo ha condizionato nella prima parte, però poi è andato tutto a posto e quindi è riuscito a conquistare il successo in 7’22”. Argento, per soli 6 secondi (7’28”) per Miran Bole; supersportivo il ciclista della Flamme Rouge, che gioca anche a basket, nel ruolo di guardia, con il Bor fresco di promozione in serie C Silver. Al 3° posto, sulla graduatoria ufficiale, risulta Andrea Tormen dell’Asd Spiqyteam, però notiamo che sempre con il rilevamento di 7’50” c’è pure Jan Skolimowsk della Cottur. Tra i circa 50 atleti sulle due ruote, due erano donne: si è affermata Aurora Schiavi della Beerbanty F.R. in 9’35, davanti a Michela Facchin della Cottur in 10’50”. Quest’ultima ha vinto la combinata dedicata a chi si cimentava in entrambe le prove; tra gli uomini si è imposto Matteo Caneva.


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