Si chiude alla grande la 13ª Rampigada Santa, svoltasi stamani sulla storica salita che unisce Roiano all'Obelisco di Opicina. Quattro i vincitori assoluti: Teja Gulic nella categoria ciclista donna, Michela Miniussi podista donna, Elia Carta ciclista uomo – con il tempo migliore di questa edizione (10 minuti e 37 secondi) – e Federico Cernaz podista uomo; quest’ultimo ha avuto la meglio su un Riccardo Sterni che nemmeno un paio d’ore prima aveva partecipato al Trofeo Generali a Duino, il quale ha quindi conquistato un ottimo secondo secondo posto (scusate il gioco di parole) di giornata.
Per quanto riguarda i premi dedicati al duathlon santo, che coinvolge gli atleti che decidono di cimentarsi in entrambe le specialità, ad aggiudicarsi la prima posizione sono stati Lara Kocjancic e Miran Bole. Premio molto ambito anche quello dedicato ai partecipanti delle due manifestazioni targate Spiz, ovvero Olimpiade dele Clanfe e Rampigada Santa: in questa sorta di "iron woman" e "iron man" triestino i vincitori sono stati Michela Facchin e Mario Tutone.
Assegnati i riconoscimenti anche per ogni categoria di età, nonché i premi speciali per i partecipanti più giovani e più anziani, rispettivamente di 5 (Mina Holjar) e 84 (Roberto Masetti) anni, sottolineando il carattere inclusivo della manifestazione. Il premio Morbin, per la performance più divertente, ha visto la vittoria per il secondo anno consecutivo dei Papaya Skiers, giamaicani con tanto di treccine che hanno spinto un bob lungo tutta la salita, strappando sorrisi e applausi lungo il percorso. Il premio Spiz-Jure Polonio è stato assegnato al gruppo XC Team, col presidente del sodalizio Christian Puntaferro che ha voluto ricordare il tesoriere Edoardo Rosini, scomparso qualche giorno fa: «Edo lascia un vuoto nella società, in quanto era la macchina motrice». Il premio Cagoia, infine, dedicato all'atleta più lento, è stato assegnato a uno dei partecipanti storici, Guido Giadrossi, celebrando così non solo la velocità ma anche la determinazione e lo spirito di resistenza.
Soddisfatto Mauro Vascotto della Spiz per la riuscita della manifestazione: «Nonostante la concomitanza (del Trofeo Generali, n.d.r.) abbiamo contato 200 iscritti…l’altr’anno erano stati 240, quindi è andata molto bene! Siamo felici per i complimenti ricevuti dai vari partecipanti, che venivano pure dal Friuli così come da Slovenia e Austria, puntando alla performance o, più spesso, per il semplice “morbin”». Vascotto ha poi sottolineato l’aspetto benefico, coi banchetti di Agmen e Aido, per questo evento che si inserisce nell’ambito della settimana europea della mobilità sostenibile.
Infine non è mancata la creatività, con alcuni concorrenti che hanno deciso di interpretare lo spirito della Rampigada in modi unici, mascherandosi da arrampicatrici o portando in equilibrio su un dito un bastone da passeggio. All'Obelisco, libero dal consueto traffico, si è svolta la festa finale, con il chiosco gestito da Mladina, lo stand di Sharon massaggi, la premiazione e tanta voglia di stare assieme.
L'appuntamento è ora per il 2025, con una Rampigada Santa che si conferma ancora una volta come un grande evento di aggregazione sportiva e culturale.