Era il 5 gennaio quando, forse con troppa enfasi, scrivevamo su queste colonne che “dopo anni di attesa, l’attuale amministrazione comunale ha preso fattualmente di petto l’annosa questione del polo sportivo di San Giovanni”. Il progetto esecutivo del “cubone” aveva ottenuto in quei giorni pareri di agibilità positivi da Asugi, Vigli del Fuoco e Coni e la gara d’appalto prevedeva l’apertura delle buste per il 29 gennaio. Più o meno sei mesi fa, per intenderci, non l’altro ieri. Febbraio trascorreva senza ulteriori notizie mentre a marzo, e precisamente il giorno 8, la partenza del cantiere veniva confermata a mezzo stampa dall'assessore ai lavori pubblici Elisa Lodi, in occasione della riunione congiunta della quarta e quinta commissione. Avvio previsto alla fine del mese. La primavera se n’è andata ed anche la prima parte d’estate e ancora niente. Se non che oggi, da Trieste Prima, scopriamo che qualcosa si (ri)muove. Ma invece di procedere in silenzio, dopo anni di colpevole ritardo, lo stesso assessore, contattato dai colleghi, avrebbe annunciato una nuova conferenza stampa, probabilmente per descrivere le nuove tempistiche.

Ora, posto che Elisa Lodi non sarà certo la prima responsabile delle lungaggini burocratiche e che la macchina amministrativa e procedurale si conferma farraginosa e anacronistica, e questo al di là delle coloriture politiche delle giunte, consiglieremmo, per una volta, di parlare a lavori iniziati, perché altrimenti ci ritroveremmo di fronte alla visione di un film già visto. Come accade con le repliche televisive d’estate. E onestamente non ne sentiamo il bisogno.