Il progetto Differenze ha permesso ai ragazzi e alle ragazze dell'ISIS Carducci Dante di Trieste di sperimentare il tai ji. Grazie alla collaborazione tra la Uisp e l'associazione Nihao Panda si sono svolti infatti degli incontri utili per conoscere il proprio corpo ed efficaci per le tecniche di autodifesa sperimentate.
Fondamentale - è stato spiegato - è il concetto del "non esserci" ovvero, per prima cosa, di mantenersi sempre in una posizione sicura e protetta, evitando di cadere in situazioni pericolose. Secondariamente, "non esserci" può voler dire anche evitare il confronto spostandosi, proprio come viene insegnato dal tui shou: la "spinta di mano" che tanto caratterizza il tai ji.
Nella pratica gli alunni stessi hanno notato come la tensione muscolare o lo stress di fare cose nuove crea difficoltà a ragionare lucidamente: infatti durante la pratica anche indicazioni semplici non venivano eseguite, se l'attenzione era rivolta da altre parti. Aprire una porta spingendola è un'azione che si fa senza pensarci su ma quando ad un gesto normale si aggiunge l'attenzione richiesta per ascoltare, ad esempio, nuove indicazioni, il cervello va in tilt e ciò che è sempplice può diventare subito complicato. Realizzare che in momenti di stress la mente non funziona al massimo delle proprie capacità è una scoperta importante, perché aumenta la possibilità di prendere decisioni poco sagge.
Con la pratica del tai ji gli studenti e le studentesse del ISIS Carducci-Dante hanno imparato ad abbassare questo livello di "auto sabotaggio", respirando e passando da uno stato di azione ad uno stato di rilassamento.
Il progetto Differenze – istituito da Uisp Nazionale – è realizzato in 14 città italiane in collaborazione con D.i.Re Donne in Rete contro la violenza e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.