Il momento finalmente è arrivato. Domani all'ippodromo di Montebello andrà in scena l'edizione 2025 del Gran Premio Giorgio Jegher, classica di Gruppo III dotata di oltre 35mila euro sul palo d'arrivo sulla distanza dei 2500 metri, tre giri di pista dell'anello giuliano.
Per la prima volta nella lunga storia della classica, istituita nel 1964 per ricordare una figura apicale del trotto triestino, co-ideatore insieme a Giuseppe Molo della schedina Totip, per lunghi anni omologo ippico di quel che è stato il Totocalcio, lo Jegher non è più una prova in linea con partenza dietro le ali dell'autostart, ma un handicap sulla lunga distanza e avvio tra i nastri.
In nove i cavalli dichiarati partenti negli uffici della Nordest Ippodromi, la società che gestisce l'impianto di piazzale De Gasperi. Tutto esaurito in ogni ordine di posto allo start, fra gli avvantaggiati. Otto i concorrenti al massimo da regolamento che hanno accettato l'ingaggio, così come ha fatto l'unico penalizzato della prova, la femmina Ziguli dei Greppi, chiamata a rendere 20 metri agli avversari.
Fra di essi spiccano le presenze di Africa Jet, in coppia col proprietario René Legati, Cointreau, affidato nella circostanza a Federico Esposito e allievo di quell'Alessandro Gocciadoro che lo scorso anno è stato l'allenatore top, capace di raccogliere le maggiori somme vinte addirittura a livello europeo. E non solo. In sulky sono presenti anche il numero 1 della scorsa stagione per vittorie Antonio Di Nardo, che farà coppia con Eritrea, e Roberto Vecchione, di ritorno su una delle piste che l'ha forgiato per spiccare poi il volo al vertice dei guidatori italiani, associato a Encantador Laksmy.
Il GP Giorgio Jegher, ultima tappa di quel Trofeo delle Regioni voluto dal Ministero delle Politiche Agricole che vuole valorizzare iniziative legate al mondo del cavallo al fine di contribuire al rilancio dell'ippica made in Italy, è la sesta delle sette corse in programma con partenza fissata alle ore 17.10. Il convegno di corse prenderà invece il via alle 14.38.