Stati d'animo diametralmente opposti, e non è la prima volta che capita quest'anno in una stagione che, in estate, si pensava complicata per la Pallacanestro neopromossa e ai vertici per l'Unione. Tutt'altro.
Al di là di una classifica assolutamente positiva c'è un dato che testimonia l'annata sopra le aspettative del basket nostrano ed è quello relativo ai tre successi sui quattro incontri con le due big di Eurolega. Contro Bologna, ieri sera, Trieste ha bissato la vittoria dell'andata e soprattutto ha confermato che in una gara secca, come capitato alle Final Eight di Coppa Italia, se è in giornata può fare risultato con chiunque. In vista dei play-off non è un aspetto da sottovalutare. Sotto i colpi di Ruzzier & co. non sono cadute solamente Virtus e Armani ma anche Trapani nella sfida fin qui più importante, per i siciliani, da inizio stagione. Insomma, in una post-season che si preannuncia caldissima, nessuna delle big vorrà incontrare gli uomini di Christian. E non dimentichiamoci che mancano ancora Ross e Reyes, a dimostrazione che il roster costruito da Arcieri è davvero completo.
Si è complicato e non di poco, invece, il cammino dell'Unione che in trasferta non fa più punti e sembra lontana parente di quella ammirata qualche mese fa. I risultati delle altre hanno reso ancora più amaro il week-end, tanto più se si considera che nelle ultime cinque sfide bisognerà affrontare tutte le prime della classe: Padova, Vicenza, Feralpi (sabato al Rocco), Renate e Novara. E serviranno diversi punti per evitare i play-out. Il successo della Pro Vercelli in trasferta ha sparigliato le carte ma non è sugli altri che la Triestina deve fare la corsa. La luce si è spenta dopo la seconda penalizzazione, quella pesante di quattro punti. Sarà un caso, o forse, come sottolinea qualcuno, la colpa è di una preparazione fisica non al top, figlia di un lavoro estivo non all'altezza. Chissà. Fatto sta che non si può più sbagliare per non rischiare tutto nella lotteria di fine stagione. E sperando, naturalmente, che la società non combini altre disgrazie. Perché al di là del campo, sarebbe bene capire lo stato di salute del club. E sperare che le prossime scadenze del 16 aprile vengano onorate per tempo. Ancora una volta, più che di pallone, siamo costretti a parlare di contabilità.