Nel tardo pomeriggio di venerdì sono stati presentati i pugili dell’Ardita Trieste nella splendida cornice della terrazza dello stand di Foto Mauro al Villaggio della Barcolana. Denis Conte, responsabile della società, aiutato da RDE Radio Tv, che ha seguito l’evento in diretta televisiva e radiofonica, e gli altri tecnici istruttori, ha richiamato uno alla volta i vari atleti presenti. A partire dal settore giovanile, considerato il “fondamento della società”, che ha recentemente partecipato al Trofeo CONI disputatosi a Catania. Dopo il settore amatoriale, che ha da breve ottenuto la possibilità dalla federazione di poter disputare incontri sul ring seppur con qualche modifica alle regole, tocca al settore agonistico, che, oltre ad aver già disputato tornei all’estero, sarà impegnato a breve in varie manifestazioni lungo tutta la regione. Conte, inoltre, ne approfitta per annunciare un evento unico nella storia della nostra città: si tratta del titolo italiano femminile professionistico, “che la nostra atleta Sara Lombardi disputerà il 30 novembre al Palatrieste! Il più bell'evento pugilistico organizzato a Trieste, con ospiti d’onore già campioni mondiali e i più forti atleti nazionali. In quell’occasione saliranno sul ring anche i pugili pro Gerardo Scalcione, peso welter dell’Ardita, e Tadej Cernoga, peso leggero della Boxe Portorose”.
Proprio Sara Lombardi era la più attesa della serata, essendo l’unica professionista dell’Ardita, che il 30 novembre si contenderà la cintura di campionessa italiana con Annalisa Brozzi: “Sicuramente il fatto di combattere al PalaTrieste mi dà molta carica. Ovviamente si punta a vincere il titolo, soprattutto per il lavoro che c’è dietro e di cui ringrazio sempre la società, che è al mio fianco in ogni momento”. In seguito ai dovuti ringraziamenti per l’organizzazione dell’evento, Conte conclude complimentando l’Ardita: “Oltre ad essere una delle più importanti palestre del Friuli Venezia Giulia, ci tengo a sottolineare il clima di famiglia che si respira ogni giorno, senza cui tutti i risultati raggiunti non sarebbero stati possibili”.
