Ha dovuto aspettare qualche anno ma, ora, a 37 primavere compiute, Oleksey Prygorov risale le classifiche del Red Bull high diving championship conquistando un fantastico quarto posto alla prima tappa del tour 2025 nelle Filippine. Il campione ucraino, tesserato per la Trieste Tuffi, aveva chiuso il 2024 con la vittoria a Sidney, la prima della sua carriera dalle grandi altezze (27 metri); lui che dal trampolino aveva già conquistato una medaglia di bronzo alle Olimpiadi e due d'oro europee, sempre nei tuffi sincro trampolino da 3 metri. Incredibile la nuova prestazione, con una sola imperfezione nell'ultimo tuffo, ma con un risultato eccezionale. Un quarto posto dietro solo ai grandi campioni come Popovici, Paredes e Hunt, ma davanti a tutti i più giovani partecipanti, come a dire che dalle scogliere delle Small e Big Lagoons di Minloc Islands l'esperienza ha contato.
Esordio difficile invece per i due giovani portacolori della Triestina Nuoto Samer&Co. Shipping, Elisa Cosetti e Andrea Barnaba, unici rappresentanti italiani al via. La prima uscita agonistica dei due azzurri non ha rispettato le aspettative ma l'insperienza a volte si sconta. Andrea nel primo tuffo ha vissuto momenti di altissima tensione e paura: ha sbagliato il salto entrando di testa da 27 metri e non, come deve succedere, effettuando il “barani” e planando prima con i piedi. Fortunatamente è risalito dal fondo dando segnali positivi: lo zero ottenuto è nulla rispetto a ciò che sarebbe potuto succedere. “Dopo il consulto medico - spiega Andrea - abbiamo deciso per il ritiro per evitare guai peggiori a collo e schiena e salvaguardare la salute. Difficile spiegare cosa sia successo, sicuramente non ero concentrato al 100% e distratto da una serie di fattori quali il sole di fronte agli occhi o l’arrampicata sulle rocce per raggiungere la piattaforma”.
In campo femminile Elisa, chiaramente scossa da quanto successo al compagno di squadra, nei quattro tuffi effettuati non è sembrata al meglio e ha concluso al 10° posto uscendo dall’acqua per nulla soddisfatta: “C'è l’amaro in bocca per avere chiuso a soli 6 punti dall’ottava piazza, il minimo a cui punto per restare nei permanent diver (gli 8 tuffatori della classifica internazionale che partecipano di diritto a tutte le tappe del circuito, n.d.r.). In questo sport, lo sappiamo, la mente gioca un ruolo fondamentale e vedere Andrea perdersi in quel modo mi ha fatto pensare troppo e agitato. Esco da questa esperienza con la necessità di continuare a lavorare tanto per consolidare le basi e di conseguenza controllare di più le emozioni e gli stati d’animo”.
Prossime tappe a Polignano a Mare (28-29 giugno), Mostar (5-6 settembre) e Boston (19-20 settembre).