L’Acquamarina è una società triestina nata nel 2011 dopo la scissione dalla 2001 Srl Padova, sodalizio che già gestiva gli impianti dell’attuale Acquamarina. Fin da subito si è occupata di un delicato compito: coniugare le attività sportive e le disabilità, sia fisiche che intellettivo relazionali, portando avanti progetti per persone di varie età, dall’infanzia all’età adulta.
Ne abbiamo parlato con Stefania Maschietto, istruttrice FIN di secondo livello e tecnico per la disabilità FINP e FISDIR, con un passato da agonista, all’interno della società fin dal 2011, oggi responsabile tecnico della sezione nuoto: “Mi sono avvicinata a questo mondo dopo aver subito un infortunio che mi ha costretto a lasciare l’attività agonistica - spiega Stefania - e ho avuto la fortuna di entrare in contatto con un’associazione che si occupa di sport integrato, grazie alla quale sono riuscita ad introdurmi in un modo diverso di fare sport. Considerando poi la mia passione per il nuoto e i corsi che mi hanno portato a diventare istruttrice, la collaborazione con Acquamarina è nata in modo assolutamente spontaneo e naturale”.
Come detto, le attività portate avanti negli anni da Acquamarina sono numerose e comprendono anche una sezione dedicata alle bocce, oltre ovviamente a quella del nuoto: “Contiamo circa una sessantina di soci. La maggior parte sono bambini e ragazzi, circa 35, molti dei quali partecipano ogni anno a gare e manifestazioni, chi più, chi meno. Vanno ovviamente considerate le difficoltà organizzative e gli impegni delle famiglie, ma cerchiamo sempre di coniugare il più possibile questi fattori. Ci sono poi una decina di atleti con disabilità grave che si allenano in una piscina a Grado”.
Avendo a che fare con diversi tipi di disabilità, infatti, Acquamarina necessita di strutture e condizioni diverse, che non sempre sono facili da trovare: “E’ evidente che non tutti i nostri atleti abbiano le stesse necessità, e sta a noi metterli nelle condizioni migliori per fare sport. Molti dei nostri ragazzi necessitano di una temperatura dell’acqua più calda, altri invece hanno bisogno dell’acqua di mare. A Trieste purtroppo queste strutture non sono molte, quindi nei casi più gravi, come ho già detto, ci appoggiamo a Grado, che ci fornisce una piscina con acqua calda ed una con acqua salata”.
Dal 2019, poi, complice l’ormai celebre crollo della sede di riva Grumula, il sodalizio triestino è costretto ad appoggiarsi ad altre realtà per svolgere tutte le sue attività, non sono quelle legate alle disabilità più gravi: “I costi sono chiaramente aumentati, perché siamo costretti a pagare gli affitti ad altre strutture per poterci allenare. Ad oggi siamo ospiti della ‘Bianchi’, dove si allenano gli atleti che svolgono le gare, e solo dal 2019 affittiamo una piscina privata, che ci permette comunque di portare avanti tutti i nostri progetti. Al momento non abbiamo grosse novità sulla ricostruzione della nostra casa, ci sono alcuni progetti ma non so altro. Onestamente preferisco concentrarmi sulle mia attività da istruttore e sui miei ragazzi”.
Orari allenamenti piscina Bianchi:
- Lunedì 16.45/18.45
- Martedì 10/12
- Mercoledì 16/18
- Venerdì 17/18
- Sabato 9/12
Orari allenamenti piscina “Capannina”
- Giovedì 15/16.30
- Sabato 13/16