Da un piccolo comune al vertice del volley nazionale. Prima squadra di sempre proveniente dal Friuli Venezia Giulia nella serie A1 femminile. Il Talmassons, dopo la storica vittoria in gara 2 dello scorso 25 aprile con la Futura Giovani Busto Arsizio, si proietta al futuro e allo storico campionato nella prima lega nazionale. Ne parliamo con Ambrogio Cattelan, presidente della CDA Volley Talmassons FVG.
Presidente, un grandissimo risultato per la sua realtà, un risultato incredibile per la pallavolo regionale. Cosa si prova in questi momenti?
Sul momento, quando vedi arrivare il risultato, sei entusiasta, sei felicissimo e ti godi la festa. Poi arriva la presa di coscienza con la realtà e ti spaventi un po'. E' stato un traguardo stupendo, soprattutto perché nessuno ci dava per favoriti. Arrivati ai play-off, avevamo tanti punti di ritardo da chi guidava il gruppo, ma giornata dopo giornata, siamo rientrati. Avevamo la percezione che il girone A, il nostro, fosse comunque quello più competitivo, e così è stato. Eravamo una squadra valida e infatti siamo arrivati fino in fondo. Essere la prima squadra della regione in serie A ci gratifica molto degli sforzi fatti.
Adesso però viene il difficile. Cosa prevede il futuro in casa Talmassons?
Adesso vengono i problemi, se così vogliamo dire. Entrare in A1 in “ritardo”, comporta la costante rincorsa alle giocatrici. Ovviamente se sei una giocatrice e giochi in A2, e ricevi una proposta per la stagione successiva in A1, è naturale che tu firmi l'accordo. Se poi effettivamente raggiungi anche tu la massima serie, ti trovi col cuore spaccato. Alcune giocatrici le saluteremo, ma tutte andranno via con gli occhi pieni di lacrime, perché è stato un percorso incredibile. Vedremo cosa riusciremo a fare.
Ora arriva la A1, arrivano Conegliano, Milano, Novara, Scandicci. Cosa si prova a giocarsela sullo stesso terreno di gioco?
Sicuramente tanto orgoglio. Conegliano è di un altro livello, ma proveremo a giocarcela al massimo. Partiremo un po' svantaggiati, questo sì, ma faremo il possibile per rimanere lassù. E' una grande vetrina per la regione, anche se come FVG siamo un po' restii ad investire nello sport. Penso appunto a Conegliano, che ha alle spalle un territorio abituato a supportare le squadre di vertice. Qui in regione la situazione è diversa, mancano i supporti delle grosse aziende internazionali, ma in un modo o nell'altro ce la faremo.
A chiudere, la questione palazzetto. In questi giorni si son fatte diverse ipotesi: Lignano (Bell'Italia), Latisana, Udine, Cividale. Dove giocherà la CDA in A1?
La soluzione più comoda sarebbe quella di Lignano, ma difficile. A Lignano le ragazze e lo staff ci vivono, stanno bene, si godono la pace della realtà rivierasca. Abbiamo tanta disponibilità per l'impianto, che purtroppo non è compatibile per capienza con la A1. Il Bell'Italia sarebbe una bella scelta ma, essendo un palazzetto privato, è in prima battuta a disposizione delle attività interne. A Latisana invece ci siamo trovati benissimo, ci hanno accolti e ci hanno aiutato, e ad oggi potrebbe essere la scelta numero uno. Udine e Cividale sono tra le ipotesi, ma più difficili per logistica. E' vero, sarebbero due scelte perfette per il territorio, essendo al centro del Friuli, ma di difficile realizzazione per distanza da Lignano, appunto.
E Trieste? E' stata considerata?
E' una delle ipotesi, anche se devo dir la verità, sarebbe difficile da digerire dal tifoso friulano. Per quel che mi riguarda, non ho nessun problema, trovo che Trieste sia una città bellissima ed una perfetta location per una squadra di vertice regionale, ma non so se sia fattibile l'idea, organizzativamente parlando. Quando sono stato spettatore delle Finali di Coppa Italia di A1, sono rimasto colpito dal calore del palazzetto e da un ambiente così appassionato. Potrebbe essere però il perfetto campo per i big match. Latisana ha una ridotta capienza e, per far l'esempio di Conegliano, lì non saprei dove mettere i 1000 spettatori che l'Imoco porta con sé ad ogni trasferta vicina. Trieste in questo senso sarebbe perfetta. Un big match al PalaTrieste, magari con un sold out, avrebbe un grandissimo fascino, su questo non c'è dubbio.
(foto tuttoudinese.it)