Trieste, 14 Agosto 2024

Una salvezza fondamentale per il futuro della società

28 Maggio 2024 Autore: Gabriele Lagonigro

Per l'onore ed il blasone di un club che sul campo non è mai retrocesso nella propria storia. Questo prima di tutto. Perché giocatori e allenatori passano, ma la maglia, gloriosa, quella resta. E poi per il rispetto nei confronti di chi, e ci riferiamo in primis al presidente, Michele Semacchi, con tutte le problematiche del caso e con tutti gli ostacoli incontrati sulla propria strada, si è preso in carico, due anni fa, un sodalizio dissestato economicamente e ha fatto tutto il possibile per mantenerlo in piedi.

E' questa la missione - doppia - che attende la Pallamano Trieste in quest'ultima serie spareggio da dentro o fuori per evitare la Serie A2 (denominata Silver). Gara-1 è attesa domani sera a Chiarbola (ore 20), il ritorno a Cingoli, in provincia di Macerata, sabato 1 giugno e l'eventuale “bella”, in caso di un successo per parte, nelle Marche lunedì 3. I biancorossi devono invertire la nefasta tabella di marcia esterna: zero vittorie, in questa stagione, lontano da casa ma per salvarsi ed evitare l'onta devono cogliere almeno un successo “fuori” in questo spareggio. La retrocessione, al netto di tutte le difficoltà di quest'ultimo periodo, sarebbe qualcosa di impensabile per una piazza storica dell'handball nazionale, anche perché complicherebbe ulteriormente i piani per trovare aiuti concreti, sotto l'aspetto economico, in grado di dare linfa vitale alla società per il futuro. E significherebbe depauperare un patrimonio e una bacheca che non si meritano una fine così mesta.

Non è semplice gestire un club ad alti livelli, figuriamoci nella pallamano dove la visibilità mediatica, a livello nazionale, è pari a zero e proprio per questo la salvezza sul campo sarebbe il giusto riconoscimento per Michele Semacchi e quei pochi imprenditori che hanno deciso di investire i loro quattrini per mantenere in alto la società. I giocatori in campo dovranno dare il 100% per raggiungere l'obiettivo, e la tifoseria garantire il proprio apporto sugli spalti. Non solo lo zoccolo duro di quelle centinaia che hanno supportato la squadra durante tutto l'anno, ma anche coloro che riempiono la dirigenza di pacche sulle spalle ma che poi al palazzo non si fanno vedere quasi mai. Se vogliamo bene alla Pallamano Trieste stringiamoci attorno a squadra e società in questo momento complicato. I conti, poi, si faranno alla fine ma intanto salviamoci sul campo.


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