266 giorni dopo, il Trieste 1970 regala a sé e a tutta la città la gioia della massima serie della pallamano italiana. Missione compiuta a Belluno – non con poche difficoltà, specialmente nei primi trenta minuti – con il risultato positivo sperato per la matematica certezza di promozione nella Gold che arriva (17-17) al termine di una partita particolarmente tignosa, risolta nel finale. E per i tifosi biancorossi, accorsi al seguito della squadra in pullman, è festa grande nella cittadina veneta.
È un primo tempo assolutamente anomalo, quello che va in scena al PalaLambioi: la partita fa fatica a sbloccarsi in apertura, con zero gol e tanti sbagli da ambo le parti nei primi sette minuti di partita. Garcia si esalta tra i pali biancorossi disinnescando anche un rigore ad Argentin, ma sull’altro lato del campo i giuliani perdono un sacco di palloni, il Belluno ne approfitta e al 10’ è 2-0. Per Trieste la porta avversaria rimane stregata anche nei minuti che seguono, fallendo praticamente tutti gli attacchi della prima metà di frazione ben disinnescati dal portiere Rossa, anche i veneti sono tutt’altro che infallibili e il 2-0 interno rimane al 15’. Garcia continua a parare l’inverosimile e il gol di Andreotta in pivot un minuto dopo apre finalmente le marcature biancorosse: i giuliani restano a -1 anche al 20’ (3-2 con la rete di Huesmann), poi la realizzazione di Marchesino riporta in doppio vantaggio i veneti con Trieste che subito dopo fallisce un sette metri con Munoz tornando però a segnare con Urbaz qualche istante più in là. Ma è un fuoco di paglia, perché il Belluno è abile a volare anche a +4 (7-3) e rimane avanti sino alla sirena del 30’, con i biancorossi che recuperano metà del gap ma restano comunque indietro nel punteggio (7-5).
Anche l’inizio di ripresa sembra non essere esaltante per i biancorossi, salvati in parecchie occasioni da Garcia ma sempre estremamente sterili in attacco. Vanoli riduce lo svantaggio al 34’, Belluno torna sul +2 con Argentin qualche secondo dopo, poi arriva l’uno-due giuliano con Munoz e Urbaz per il 9-8 interno. Trieste trova il pari al 40’ con Mazzarol in ala, mettendo la freccia subito dopo con Vanoli: i veneti rimangono storditi dal ritorno di fiamma degli ospiti, che finalmente trovano continuità sulla metà campo avversaria e trovano un Munoz letale ad allargare la forbice di vantaggio (9-12). Ma è tutt’altro che archiviato il risultato, anche perché il Belluno si risveglia in un battito di ciglia e pareggia i conti a 12’ dalla fine (12-12). Urbaz riporta avanti Trieste col gol in ala, nuovo +2 giuliano con Pernic rintuzzato dal break di 3-0 interno per un nuovo vantaggio veneto a 6’46’’ dal termine (15-14). È arrivo in volata, col +2 del Belluno limato dal sette metri di Vanoli a 1’20’’ ancora da giocare (17-16), i veneti sbagliano l’ultimo attacco della partita e il possesso finale è biancorosso: la risolve Huesmann col gol del pareggio che regala la Gold.
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BELLUNO 17
PALLAMANO TRIESTE 1970 17
(p.t. 7-5)
BELLUNO: Rossa, Manojlovic, Bogo, Marchesino Llorens 3, Chiriaco, Cindro, Bortolot, Tocchetto, Guerrero 5, Pola, Saccon, Piccin, Chiaversoli, Cella, Ghiotto 3, Argentin 6. All. Kokuca
PALLAMANO TRIESTE 1970: Garcia, Postogna, Valdemarin, Ganz L., Del Frari, Mazzarol 1, Pernic 1, Urbaz 3, Parisato 1, Andreotta 1, Vanoli 3, Nait, Scorzato, Sandrin, Munoz 4, Huesmann 3. All. Carpanese
Arbitri: Corioni e Zancanella