Essere abbonati alla sfortuna è diventato il grande classico dell’annata della Pallacanestro Trieste. Perché non si fa in tempo nemmeno a rallegrarsi di essere tornati al completo che subito l’infermeria torna a riempirsi in casa biancorossa: con la defezione di Colbey Ross che durerà chissà quanto (si è intervenuti subito chirurgicamente sulla mano infortunata, ma al momento in cui scriviamo non sono noti i tempi di recupero), per il team di Jamion Christian serve innegabilmente trovare – per l’ennesima volta – nuovi equilibri. E farlo in casa di una Germani Brescia sempre costantemente nelle primissime posizioni di classifica, sarà un esercizio tutt’altro che banale domani alle 18.15 (arbitreranno Gonella, Noce e Lucotti).
Già nella gara d’andata a Valmaura, Trieste dovette fare i conti con pesanti problemi di rotazioni (erano out Reyes, Brown e proprio lo stesso Ross). Una sfida per certi versi impari, ma all’interno della quale i giuliani riuscirono a non mollare mai la presa, nonostante la squadra allenata da Beppe Poeta toccò anche il +21 nel terzo quarto. Il 65-69 finale strappò di fatto un sorriso a denti stretti, in mezzo allo strapotere fisico dell’inossidabile Miro Bilan da 17 punti e 21 rimbalzi. Anche perché paradossalmente i biancorossi tirarono meglio dal campo, catturando anche un paio di rimbalzi in più, pur perdendo molti più palloni rispetto a Brescia. Questione di dettagli che conteranno anche domani al PalaLeonessa A2A, contro un team che attualmente sta facendo un po' di difficoltà in fatto di continuità di rendimento (sconfitta la scorsa settimana a Napoli e nell’ultima partita in casa contro Tortona del 19 gennaio, ko intervallati invece dalla nettissima vittoria del 25 gennaio in casa dell’Openjobmetis Varese).
Per un Ross in meno, ci sarà un Sean McDermott in più nel motore della Pallacanestro Trieste, pronto non solo a dare un contributo solido alla squadra ma a prendersi anche responsabilità importanti. E non è scontato di vedere l’ex Varese già nello starting-five di domani di Christian, anche perché in un match dall’alto coefficiente di difficoltà il rischio di dover rincorrere la Leonessa diventerebbe il peggior nemico possibile dei biancorossi.