Un ritorno alla tradizionale domenica di campionato che inevitabilmente sarà col… botto, per mille e più motivi diversi. Perché se da una parte la sfida tra Trieste e Treviso è quella tra due piazze storiche del basket che conta, con una spiccata rivalità tra tifoserie a mettere quel pepe in più che rende ancora più sentito il derby triveneto sulle tribune, dall’altra i due punti di domani valgono davvero doppio per i biancorossi. Con un mini-filotto di due partite interne consecutive da sfruttare al massimo nel giro di sette giorni, conquistare la vittoria domani a Valmaura (palla a due alle 16.30, arbitreranno Grigioni, Paglialunga e Bartolomeo) equivarrebbe non solo a tenersi stretta almeno la settima posizione, ma anche a mantenere lontana la Nutribullet dalla zona playoff, con annesso 2-0 negli scontri diretti contro la squadra di Vitucci.
Smaltita a pieno la delusione di una Coppa Italia che l’ha vista certamente protagonista ma con una corsa che si è interrotta in semifinale con qualche rimpianto, a tenere testa in casa biancorossa è sicuramente la situazione dell’infermeria: con la certezza al 100% che Ross non sarà della partita, il punto interrogativo è sulle condizioni di Valentine. Perché l’infortunio al peroneo lungo della gamba sinistra non ha impedito all’ex Chicago Bulls di allenarsi in settimana, ma è altrettanto vero che – conoscendo ormai bene la gestione degli infortuni in casa giuliana – potremmo scommettere la classica monetina da un euro che la guardia americana verrà molto probabilmente preservata precauzionalmente nei prossimi quaranta minuti di campionato. Come sempre le carte verranno svelate a ridosso della palla a due, quindi il condizionale resta d'obbligo.
Trieste dovrà dunque fare (tanto per cambiare) di necessità virtù, cercando però di non spremere troppo un Ruzzier in questo momento praticamente insostituibile in cabina di regia (anche perché Brown, fresco di rinnovo di contratto pluriennale con i biancorossi, non ha mai dato reali garanzie di essere a proprio agio come playmaker). Contro una Treviso che spesso si affida al talento dei propri piccoli e ai tanti punti nelle mani di Olisevicius, varrà tanto anche la difesa sul perimetro, un ambito dove la Nutribullet ha praticamente le stesse percentuali realizzative biancorosse. E ci si attende in casa giuliana, oltre al ritorno sui tradizionali standard di Uthoff, parecchio in ombra in Coppa Italia, anche un segnale dal nuovo arrivato McDermott. Perché – senza i 30 punti abbondanti di media di Ross e Valentine ad allacciata di scarpe – servirà come il pane una scossa dell’ala nativa di Anderson.