Contestata dai tifosi e in crisi nera di risultati. Dire che la Pallacanestro Trieste, domani in trasferta sul parquet di Desio contro l’Acqua S.Bernardo Cantù, scoppi di salute è naturalmente uno scherzo di Carnevale a cui nessuno crede. E l’unica consapevolezza per un gruppo squadra che sta letteralmente scricchiolando è che – in un modo o nell’altro – deve arrivare una scossa. Ma servirà orgoglio da vendere e soprattutto un superamento di tutti quei limiti che inevitabilmente sono usciti allo scoperto nelle ultime settimane. Una missione decisamente difficile, in casa di una Cantù uscita con le ossa rotte da Orzinuovi la scorsa settimana e che vuole tenersi stretto l’attuale secondo posto nel Girone Verde dietro l’inarrivabile Trapani.
La fase a orologio appena iniziata (e cominciata malissimo, vista la brutta sconfitta interna di sabato scorso contro la Luiss Roma) ha dato una grande certezza a Trieste: quella di non essere attualmente credibile per poter diventare una delle contendenti al salto di categoria. E assodato che nulla verrà cambiato per invertire il trend (aspettando il ritorno di Justin Reyes, che avverrà però non prima del 23 marzo prossimo dopo la Coppa Italia), attualmente viene difficile pensare a come la squadra di Jamion Christian possa uscire dalle secche. È lapalissiano che solo tornando a vincere si possono allontanare i nuvoloni, tanto più serve dare un segnale in casa delle dirette concorrenti. Anche perché sin qui in stagione Trieste non è mai riuscita a fare risultato sui parquet più difficili e, dall’alto dell’attuale quinto posto nel Girone Rosso che difficilmente verrà migliorato se non tramite un filotto di vittorie di fila, meglio cominciare sin subito a pensare che i segnali devono arrivare soprattutto lontano da Valmaura.
Jamion Christian, nel suo consueto prepartita, sottolinea che quella contro Cantù è una sfida contro una squadra davvero forte, soprattutto in fase offensiva. E con quel suo “Dobbiamo cercare di fare un ottimo lavoro in attacco, così da poter tornare in difesa e rallentare il gioco, dare ai nostri migliori difensori l’uno-contro-uno” si cela la grande problematica biancorossa attuale: riuscire a farlo domani sera a Desio segnerebbe chiaramente un nuovo inizio, ma occhio alle imbarcate. Con così tanta fragilità mentale, questa squadra rischia nuovamente grosso contro una diretta rivale.