Le indagini proseguono e non si fermano all'arresto, in flagranza differita, ossia entro le 48 ore dai fatti, delle prime sei persone, quattro varesini e due triestini. E' questo il messaggio chiaro che arriva dalle forze dell'ordine, che naturalmente si augurano di poter identificare tutti i colpevoli ed assicurarli alla giustizia. E ovviamente è l'auspicio della tifoseria giuliana, alla quale gli ultras ospiti, domenica sera, hanno teso un agguato come non si vedeva da tantissimi anni nel basket. In molti, soprattutto sui social, hanno protestato a gran voce per il fermo dei due supporter giuliani. Sarà poi la magistratura a giudicare se i due si sono realmente resi colpevoli di aver contribuito alla rissa o meno, ma secondo la questura, evidentemente, gli elementi per l'arresto c'erano. Noi non eravamo presenti in quel momento in via Flavia perché ancora impegnati dentro il PalaTrieste e non possiamo dire la nostra: saranno i giudici a rubricare la reazione come semplice legittima difesa (e ce lo auguriamo) o se invece li riterranno colpevoli.
Ciò che è certo è che vista la gravità del fatto - oltretutto premeditato - messo in opera dai supporter lombardi, la speranza è che dietro le sbarre, e daspati per un lunghissimo periodo, possano finirci non solo in quattro ma tutti quei varesini che hanno provocato lo spregevole atto di violenza. A tale proposito, dalle forze di polizia arriva l'invito, rivolto a tutti i tifosi triestini presenti in zona durante gli scontri, ad informare la questura se in possesso di foto o video che possano aiutare a identificare i colpevoli. Ogni testimonianza in grado di agevolare le indagini sarà bene accetta.