Consolidare il prezioso settimo posto in classifica, ancora una volta cercando di non guardare il lato infausto di un’infermeria sempre dannatamente piena. La domenica sera che vedrà la Pallacanestro Trieste nuovamente in casa, stavolta con la Givova Scafati (si gioca alle ore 20.00 con fischietti Sahin, Dori e Nicolini) è una di quelle da non fallire per altri due punti pesanti in proiezione playoff. Anche perché, con un calendario complicato nell’immediato futuro (prima la trasferta di sabato prossimo a Trapani, a cui seguirà sette giorni dopo la tappa interna contro la Virtus Bologna), vincere domani significherebbe mantenere almeno quattro punti di vantaggio dal nono posto di Venezia (impegnata sul parquet di Sassari). Con tutti gli annessi e connessi del caso.
Dopo la brillante prova contro Treviso, con un equilibrio tra attacco e difesa che ha inevitabilmente fatto la differenza, quella con Scafati potrebbe essere una sfida ancor più insidiosa. Perché la squadra di Ramondino ha bisogno di punti-salvezza (ne ha solamente due di vantaggio su Pistoia, Cremona e Napoli, attualmente le principali indiziate per la retrocessione) e, guardando a quanto accaduto nel girone d’andata, con la vittoria biancorossa strappata all’overtime, i quaranta minuti di domenica sono tutt’altro che banali. Trieste li affronterà con l’assenza scontata di Ross e col solito, enorme punto interrogativo sulle condizioni di Valentine, che potrebbe ancora venire risparmiato da Jamion Christian sperando di poterlo avere poi a disposizione nelle due successive gare.
Con i buoni segnali arrivati domenica scorsa in area pitturata, con un Johnson incredibilmente a proprio agio, mantenere proprio l’equilibrio offensivo dentro e fuori al perimetro sarà una delle chiavi contro una Givova che segna di più rispetto a Trieste (87.5 di media contro gli 86.3 giuliani) e che domenica scorsa ha dato battaglia alla Reyer, perdendo al supplementare con i 25 punti del neoarrivato play finlandese Maxhuni da tenere sotto controllo.