Pazienza e speranza: in pratica, tutto ciò che serve alla Pallacanestro Trieste attuale per uscire dalle secche di quattro sconfitte consecutive in campionato, con annessa spada di Damocle contrassegnata dai troppi infortuni che minano la forza già dimostrata da questa squadra, durante lo scintillante inizio di stagione.
Certo, sperare di uscire indenni dalla Segafredo Arena contro una Virtus Bologna che sembra già rivitalizzata dalla “cura Ivanovic”, può essere un esercizio difficile da compiere. Ma alla palla a due di domani sul parquet felsineo (si gioca alle ore 19, arbitreranno Rossi, Valleriani e Capotorto) andranno allontanate in un battito di ciglia tutte le incertezze che regnano sovrane in un periodo difficile. Dove, senza Reyes (ormai perennemente lungodegente), Brown (che probabilmente rivedremo a ridosso di Natale) e Ross (sarà possibile vederlo almeno tra i 12 domani a Bologna?), tutto è diventato sin troppo complicato anche per una squadra capace di lottare sempre, seppure ad armi impari. E l’esempio di domenica scorsa contro Brescia deve rappresentare un punto di ripartenza, poiché nonostante tutto Trieste se l’è giocata sino alla fine: questione di mentalità, che dovrà essere forte anche domani contro la Virtus.
“Dalla scorsa partita ci portiamo dietro tante cose che abbiamo fatto molto bene, anche se alcune dovevamo farle meglio” commenta Jamion Christian nel pre-gara, “specialmente i rimbalzi difensivi e prenderci cura della palla in attacco, e su queste dovremo concentrarci domenica. Noi guardiamo al processo sia come squadra che come società; che si vinca o che si perda la cosa importante è imparare sempre”. Sul match di contro la Segafredo, il coach ha pochi dubbi: “Prima di tutto Virtus è un grande nome nel mondo del basket per come operano in campo e fuori; hanno un coach leggendario, famoso per la sua difesa e per l’impegno che esige. Ogni volta che li affronti è una grande sfida perché sono tra i migliori al mondo. C’è grande attesa per la partita, per la sfida di affrontarli in trasferta e l’opportunità di farlo al meglio: ci avviciniamo sempre più al nostro massimo potenziale ogni settimana e questa è un’altra occasione per metterci alla prova”.