Trieste, 28 Aprile 2025

Inizia l'era Matiasic: cosa cambia ora per la Pallacanestro Trieste?

19 Agosto 2024 Autore: Alessandro Asta

Finisce una piccola era, ne inizia subito un’altra. E se sarà profondamente “diversa” da quella dell’ultimo anno e mezzo che ci si è messi alle spalle, lo vedremo abbastanza rapidamente.

Per vincere le nuove sfide del futuro, che significano essere davvero protagonisti nel ritorno nella massima serie, la Pallacanestro Trieste “americana” ha di fatto un nuovo importante interlocutore: quel Paul Matiasic che sorridente si era presentato a noi operatori della stampa prima di una partita interna di playoff, così come ancor più sorridente l’avvocato di San Francisco si era palesato a un’intera tifoseria durante i festeggiamenti-promozione in piazza della Borsa qualche giorno dopo la serie finale vinta contro Cantù. 

Una scalata vertiginosa – quella di Matiasic in Pallacanestro Trieste – iniziata da maggiore azionista diretto nello scorso aprile e collimata ufficialmente nelle scorse ore con la presidenza e la proprietà del sodalizio biancorosso. Un cambiamento improvviso di fatto solo per i tifosi e gli esterni alla società, visto che le cose nella “stanza dei bottoni” giuliana erano di fatto già mutate da tempo. Ed ecco che, in primissima battuta, il passaggio repentino e inaspettato al “6+6” di poco più di una settimana fa con l’approdo di Denzel Valentine ora ha una ragione d’essere in più, visto che proprio nel comunicato stampa di ieri sera si evince che Matiasic è stato parte attiva dell’intero mercato estivo, comprensivo l’abbandono di un 5+5 palesato in precedenza da Michael Arcieri. E proprio il GM, che diventa anche uno dei membri del nuovo Cda biancorosso assieme al nuovo presidente e a Connor Barwin (quest’ultimo l’unico superstite della “vecchia” CSG che Matiasic ha acquisito col 100% delle quote assieme alle controllate), recita proprio in questo momento il ruolo più importante dell’intera operazione. Di fatto, il vero punto di continuità dopo l’addio al timone di comando del past president Richard De Meo.  

L’ambizione nel breve termine del nuovo numero uno biancorosso è chiara. Palesata dalle parole (quell' "Esclusivamente focalizzati sul basket e sullo sviluppo della squadra e delle sue infrastrutture a Trieste" del comunicato stampa di ieri non lascia dubbi sull’immediato) ma soprattutto da un forte investimento nell’allestimento dell’attuale roster che sulla carta promette di dare battaglia nella futura stagione di serie A. Per il futuro invece c’è un bel libro intonso con tante pagine bianche da riempire, con tutto un insieme di punti interrogativi ai quali i tifosi più “prudenti” vogliono avere risposte nei prossimi mesi: c’è ancora la volontà di puntare molto in alto, così come De Meo pronunciò la parola “Eurolega” a marzo 2023? Verrà riempito quel tassello vuoto rappresentato dal main sponsor? (e di fatto, lo “spoiler” del passato di un’entrata consistente di MSC in Pallacanestro Trieste va ora derubricato con un nulla di fatto…). 

Tante dunque le domande, che rappresentano al tempo stesso grandissime sfide per l’avvocato di origini istriane, al quale auguriamo il nostro più vivo “in bocca al lupo” e a cui spetta il compito bello e al tempo stesso periglioso di regalare alla più importante realtà cestistica cittadina l’opportuna sicurezza e le migliori garanzie economiche per il futuro. Perché, per tenere alta l’asticella di obiettivi e ambizioni, la Pallacanestro Trieste ha davanti a sé un lavoro mica da ridere. Il tutto impreziosito da una tifoseria che ha ritrovato l’entusiasmo dopo un periodo difficile: proprio questo, per puntare a traguardi importanti, va conservato e incrementato.

(credits ph. Pallacanestro Trieste)


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