"Missione ripartenza”: la si può chiamare così, quella che vedrà domani la Pallacanestro Trieste ricominciare le proprie fatiche di stagione. E non sarà certo compito facile al Palaserradimigni di Sassari (palla a due alle 19.30, arbitreranno Sahin, Bongiorni e Catani) riconquistare il gusto di una vittoria che manca da due turni. Di fatto, guardando anche al calendario delle prossime giornate (domenica prossima in casa con Brescia, la settimana successiva in casa della Virtus Bologna), i due punti servono quasi come il pane per la formazione di Jamion Christian, in ottica di permanenza nella parte nobile della classifica.
Indubbiamente, affrontare tra poche ore una Dinamo invischiata in zona retrocessione con soli 4 punti conquistati è decisamente un brutto affare per i biancorossi. Perché il Banco di Sardegna ha giocatori di talento (tra Sokolowski, Bendzius, Hobbs e Halilovic – giusto per citare i migliori – ci sono tanti punti nelle mani) ed è apparsa in ripresa nonostante l’ultimo ko rimediato a Casalecchio di Reno contro la Segafredo. Ma in casa giuliana si guarda principalmente a se stessi, come giusto che sia: con la speranza di rivedere finalmente tra i dodici Justin Reyes, sarà interessante capire quanto Trieste sarà stata in grado di crescere dopo la pausa di campionato.
C'è da dimostrare che i ko contro Trento e Trapani sono stati digeriti a sufficienza, conterà alzare il ritmo difensivo (il vero tallone d’Achille delle ultime giornate giocate) e togliere tutta la ruggine che qualche effettivo biancorosso – leggi, Ross e Valentine – aveva accumulato negli ottanta minuti precedenti alla sosta per le Nazionali. Per proseguire quel trend positivo fuori casa che ha visto i biancorossi vincere tre volte su quattro lontano da Valmaura, servirà ritrovare una Trieste perfettamente focalizzata in attacco, in grado anche di dimostrare la propria superiorità sotto i tabelloni rispetto a Sassari.