Chiudere bene il primo ciclo di partite di un campionato che la sta vedendo tra le indiscusse protagoniste: con la pausa di campionato alle porte per lasciare spazio all’Italbasket del “Poz” impegnata nelle qualificazioni agli Europei 2025, la Pallacanestro Trieste ha nel mirino una Trapani che la eguaglia in classifica con 10 punti in classifica. Ma la formazione di Jamion Christian ha anche un piccolo ma importante compito, domani a Valmaura (palla a due alle 16.30, saranno Rossi, Borgioni e Dori i fischietti di giornata): cancellare definitivamente il ricordo del pessimo secondo quarto di sabato scorso a Trento, quando si vide la pagina più sbiadita della splendida storia biancorossa di questo inizio stagione.
Lo avevamo scritto in sede di presentazione prima del match contro la Dolomiti Energia e lo ripetiamo a gran voce anche alla vigilia della sfida contro gli Shark: contro squadre così forti e tecniche, è la continuità di rendimento negli interi 40 minuti a fare la differenza. Così non era accaduto in Trentino, con la bella reazione giuliana nella seconda parte di gara e il recupero in extremis strozzato a 120’’ dalla fine. C’è tanto carattere in questa Trieste e, pur con delusione, nel team biancorosso si è voluto archiviare alla svelta la seconda sconfitta di campionato, sapendo che bisognerà essere sempre sul pezzo domenica contro gli uomini di Repesa che, oltre ad avere tante stelle nel roster, ha una panchina “infinita” con tante possibilità di rotazioni.
Contro una squadra che perde meno palloni di chiunque in regular season e che, tra le vari voci statistiche, ha anche la miglior percentuale ai tiri liberi (occhio dunque a non finire velocemente in bonus…), alla “prima” assoluta del marchio MSC sulle maglie c’è una Pallacanestro Trieste che dovrà indiscutibilmente ritararsi dopo il match a due volti di Trento: Trapani ha sin qui dimostrato di saper dare le spallate giuste al punteggio in varie occasioni, collezionando strappi importanti poi impossibili da ricucire da parte delle dirette avversarie. I biancorossi sono dunque avvertiti: per tornare a vincere e restare aggrappati alle posizioni nobili di classifica, conterà essere quasi perfetti. E Trieste lo ha già dimostrato in un paio di circostanze di poterlo essere.