Ieri sera dirigenza e staff di Azzura Basket si sono incontrati per fare il punto sulla stagione in Divisione Regionale 1 (DR1). L’umore nella sede di via Veronese è stato rilassato e improntato alla fiducia e all’ottimismo. Appena conclusa la competizione con la meritata permanenza nella categoria, il club sta già guardando ai prossimi mesi, per pianificare in anticipo la futura stagione.

Positivo è stato il giudizio del presidente Claudio Colusso, che per noi ha così commentato l'andamento della prima squadra: “Possiamo dire che l'annata indubbiamente si è conclusa bene. Abbiamo disputato il campionato prevalentemente con i ragazzi classe 2006 e 2007, dunque atleti veramente giovani. Continueremo così anche per le prossime stagioni”. Colusso ha aggiunto: “Non abbiamo velleità di fare salti di categoria. L’obiettivo principale della società rimane quello di far giocare i nostri giovani atleti contro squadre di un certo livello, in modo da acquisire esperienza sul campo e sicurezza in poco tempo”.

Presidente, è bene ricordare che dalla vostra società sono usciti nomi importanti del basket italiano...

"Certamente. Bossi, Ruzzier, Schina e Tonut sono solo alcuni dei cestisti che in passato si sono formati da noi e che, grazie al loro talento, hanno in seguito ben figurato nei campionati di serie A. Non posso nascondere che ne siamo orgogliosi. Potrei ovviamente fare anche altri nomi. Alcuni dei giocatori che si sono sviluppati all’interno del nostro club sono attualmente in giro per altre piazze importanti del basket, senza dimenticare che abbiamo anche qualche giovane promessa che potrebbe fare a breve il salto di qualità”.

Quali sono i fattori chiave di questa stagione, in cui avete ben figurato?

L’impegno dei nostri ragazzi in palestra e la collaborazione di tutti i membri dello staff, a partire dagli allenatori. Sono tutti elementi chiave per il successo della nostra società. Non posso inoltre non menzionare gli sponsor, che hanno dato un contributo prezioso, senza il quale sarebbe stato ben più difficile far quadrare i conti. In sintesi, si è creato un gruppo coeso che lavora bene e che vuole proseguire su questa strada per dare la possibilità ai giovani atleti di affrontare alla pari squadre in cui militano cestisti di esperienza, per poter poi garantire a qualcuno di salire di categoria e gareggiare anche nelle competizioni più importanti”.

Dello stesso parere è stato l’allenatore Giulio Hruby (in foto), che ha espresso soddisfazione per i risultati conseguiti e per aver centrato la salvezza, con un finale di stagione a dir poco positivo.

Coach Hruby, una sua valutazione complessiva della stagione?

"Complessivamente abbiamo disputato un buon campionato. Nel corso dei mesi abbiamo avuto degli alti e bassi, cosa del tutto normale per una squadra giovane. L’obiettivo che ci siamo prefissati con la società ad inizio stagione, cioè dare l’opportunità ai cestisti che indossano la nostra maglia di giocare in una categoria per nulla facile, e conseguire così esperienze importanti sul parquet di gioco, è stato pienamente raggiunto".

Questa stagione può dunque fungere da esempio anche per quelle che seguiranno?

"Assolutamente sì. Ribadisco l’idea alla base del nostro club: non semplicemente raggiungere la salvezza nella categoria o conseguire dei piazzamenti prefissati, bensì garantire ai nostri ragazzi la possibilità di fare esperienza contro giocatori con molte più stagioni alle spalle, permettendo loro di mettersi in luce con la fiducia che meritano".

A proposito. C’è qualche giovane cestista che quest’anno si è distinto particolarmente?

"Per il ruolo che ricopro non posso fare nomi in tal senso. Il mio giudizio rispetto all’intera compagine è molto positivo. Poi, se uno va a leggersi le statistiche, potrà vedere che alcuni dei miei giocatori si sono oltremodo distinti. Non sorprenderebbe se ci fosse a breve qualche chiamata da club che militano in serie superiori. Detto questo, posso solo confermare la mia soddisfazione rispetto a come si è comportata la squadra nel campionato. Tutto ciò fa ben sperare anche per il prosieguo”.