«La Corsa del Ricordo fa ormai parte delle tradizioni anche della Lega Nazionale», la quale ieri ha ospitato la presentazione dell’evento che si terrà domenica 5 novembre, con partenza alle 9.30 dalla Foiba di Basovizza. Il presidente dell’associazione di via Donota, Paolo Sardos Albertini, ha aggiunto: «La manifestazione si riferisce a fatti che avvennero prevalentemente tra il 1° maggio e il 12 giugno del ’45, ma anche oggi (ieri, n.d.r.) è una data importante, infatti il 26 ottobre segna la fine di quel dopoguerra lungo e diverso vissuto dalla città di Trieste, che per 9 anni subì un’occupazione militare straniera, prima del ritorno all’Italia». La kermesse si disputa in varie località del nostro Paese e nel capoluogo giuliano è curata dal comitato Trieste Corre, presieduto da Alessandro Piemonte: «Questa edizione mi è molto cara perché mai come nel 2023 a livello mondiale vediamo un’infinità di esuli a causa delle guerre; penso alle famiglie che per questioni belliche hanno dovuto abbandonare case e terre e mi vengono in mente i racconti di mio padre come quelli di tanti istriani». Questo avvenimento podistico è promosso innanzitutto dall’Asi, ente di promozione sportiva rappresentato da Enzo Esposito che ha evidenziato: «È fondamentale portare i bambini a questa manifestazione, che tratta altresì storia e cultura, fulcro di valori importanti; ringrazio a tal proposito Maurizio De Blasio». Chiamato in causa, l’assessore all’educazione ha fatto riferimento quindi a “Scuola in corsa”, la concomitante iniziativa rivolta ai ragazzi dai 10 ai 14 anni, i quali si cimenteranno su un anello da 500 metri e un percorso adeguato alla fascia d’età. «Coinvolgere le scuole è un passaggio indispensabile e tra l’altro questi eventi ci consentono di parlare di esodo e di foibe a un pubblico più ampio». È intervenuta alla conferenza (foto Studio Buenas) anche la collega del Comune con delega allo Sport, Elisa Lodi, che ha sottolineato come questo appuntamento consolidato non sia divisivo. Con un video-messaggio l’omologo in Regione, Mario Anzil, ha menzionato l’unione dei valori dello sport con la memoria, sulla scia della Giornata del Ricordo.
Presenti inoltre in sala il presidente nazionale di Anvgd (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia), Renzo Codarin, e il numero uno dei “Giuliani nel Mondo”, Paolo de Gavardo. Codarin ha espresso soddisfazione per come le cose stanno procedendo e ha auspicato nella diffusione in altre località, come ad esempio la Valle d’Aosta dove si erano insediate ben 500 famiglie di esuli. De Gavardo, ponendo l’accento sull’obiettivo di ricordare quegli anni duri, ha raccontato alcune esperienze toccanti: «Talvolta ho avuto la sensazione di trovarmi davanti a persone arrivate la settimana prima o addirittura il giorno prima, per quant’erano ancora impresse dentro di loro le sofferenze». Poi un aneddoto: «Rammentavano perfettamente il dialetto oppure cose tipiche come la jota».
Per la parte tecnica Omar Fanciullo ha illustrato la bellezza del tracciato, con due giri da 5 km, inizialmente riparati nel bosco per poi aprirsi su una radura, caratterizzata da un bel prato, e infine portarsi sul ciglione per godersi il bellissimo panorama; il dirigente della Trieste Atletica ha inoltre precisato che ci sarà pure la non competitiva con un’unica tornata da completare, quindi 5 km.