Nella giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, i top runner del 78° Giro di San Giacomo sono stati indubbiamente i ragazzi che figurano nella foto della partenza della non competitiva. Su iniziativa dell’associazione Al Centro di Sé, è stata avanzata questa proposta di inclusione sociale che ha coinvolto pure altre realtà del settore, quali Bambini di Marco Cavallo e Oltre quella sedia; per quest’ultima era altresì presente il coordinatore-regista-coach Marco Tortul: «Gli altri due sodalizi si occupano di giovani, mentre noi abbiamo portato all’evento gli adulti. È stato bello trovarsi con le famiglie che condividono questa situazione in un contesto sportivo e quindi non di disabilità».
Nella Domenica delle Palme, la kermesse del Gruppo Sportivo San Giacomo ha aperto il 21° Trofeo Trieste; tante cose da raccontare per questa “prima”, infatti alcune curiosità le approfondiremo nei prossimi giorni. Ad esempio riparleremo di Giulia Elisi, vincitrice in 35’24” di questa prova da 8,3 km circa; la portacolori del Cus è stata in testa dall’inizio alla fine, con un po’ di margine sulla prima inseguitrice, Federica Babich dei Teenager Staranzano, che comunque l’aveva sempre a vista. Giada Antonazzo, in ripresa dopo una tonsillite che le aveva fatto perdere un paio di settimane di allenamento, è stata autrice di una buona progressione; a 3 km dalla conclusione ha raggiunto la Babich e poi per poco non prendeva anche la sua compagna di società, tagliando il traguardo con soli 7” di ritardo. Federica Babich, che ha chiuso 3ª in 36’02” con lo stesso tempo di papà Fulvio, ha voluto elogiare il tracciato “a bastone” sulla ciclabile, con partenza/arrivo a Campanelle e giro di boa all’ex stazione di Sant’Antonio / Moccò: «Ho trovato molto stimolante che i partecipanti (erano in 350, n.d.r.) che dovevano terminare ancora la prima metà del percorso facessero il tifo, incrociandoli, per chi li precedeva». Ai piedi del podio si è collocata Francesca Lettig della Trieste Atletica in 36’54”, 5ª Emerita Mosquera del San Giacomo in 37’27”.
Tra gli uomini, dopo i primi 500 metri in cui Alessandro Sciotto dell’Atletica Monfalcone ha fatto da battistrada, Daniele Torrico ha preso le redini per poi condurre una cavalcata solitaria, ultimata in 28’29”; l’alfiere gialloblù, che nelle precedenti apparizioni al “Trofeo” era intervenuto da “giornaliero”, quest’anno si è iscritto all’intero circuito. È quindi il candidato principale, a fine stagione, a trionfare nella categoria dei Senior (SM), però dovrà guardarsi da Felipe Ricci; avevamo già citato il sangiacomino in occasione del Kokos Trial, in quanto era stato il primo corridore locale della 16 km. Ieri, all’inversione di marcia, faceva parte di un terzetto, assieme al triatleta della Daytona Riccardo Sterni e Giuseppe Puntel della Sportiamo. In discesa le posizioni si sono consolidate, con Ricci 2° in 28’47”, Sterni 3° in 28’55” e Puntel 29’14”. Appena (di un secondo) sopra i 30 minuti Federico Viviani, che ha lanciato una frecciatina al “collega” della multidisciplina Sterni: «Ieri con la Daytona eravamo tutti a spaccarci sui pedali in un’uscita di cento chilometri, invece Ricky si è preservato stando tutto il giorno gambe all’aria». Viviani, che è tornato a indossare un pettorale dopo una decina d’anni, fatto salvo una sporadica presenza a una Corsa del Ricordo, ha gettato il guanto di sfida per le prossime gare.
Nonostante una trasferta di un mese e mezzo in cui aveva lavorato 7 su 7, per la costruzione della centrale elettrica più grande del Messico, e il rientro alle dieci di sabato sera, non ha voluto mancare all’appuntamento Alessandro Ambrosi, che si è piazzato 27° in 33'20": «In queste settimane mi ero allenato ogni giorno, alle 4 di mattina su un tapis roulant; non potevo fare di più perché poi si andava a lavorare», ha dichiarato il portacolori della Fincantieri Wartsila. «Ho perso dieci chili ed essere più leggero mi rende fiducioso per la Mujalonga del 23 aprile».