Trieste, 29 Aprile 2025

500 presenze al "Kokos", trionfo sloveno nella "16"

13 Marzo 2022 Autore: Maurizio Ciani

All’aerocampo di Prosecco oggi si è tenuta quella che è denominata la “Festa del Cross”, ma anche la manifestazione di Basovizza, organizzata dall’Evinrude, si può definire a tutti gli effetti una grande festa, con quasi 500 partecipanti. Il “Kokos Trail” si potrebbe dire che è tornato alle origini, gareggiando in una domenica di metà marzo; il bel sole e poco vento hanno contribuito, appunto, che si consumasse una giornata di giubilo pure tra il campo del Zarja, il monte Cocusso e la val Rosandra.

Con un po’ di campanilismo, comunque mai malsano, qualcuno sperava che la novità del coinvolgimento del Team Scarpa si potesse mettere fine ad uno storico dominio sloveno, perlomeno per il gradino più alto del podio della prova clou da 16 km con 700 metri di dislivello; invece ancora una volta si è registrata una doppietta dei forti atleti d’oltreconfine. Timotej Bečan ha centrato il bersaglio grosso alla prima partecipazione alla gara della società muggesana, mentre Mojca Koligar, alla sua seconda apparizione sul nostro Carso, ha trionfato dopo il secondo posto del 2019; il loro crono è stato rispettivamente di 1h09’31” e 1h22’53”. Per il secondo posto è stata una bella lotta tra Alessio Gatti del Team Scarpa, che ha avuto la meglio solo nel finale, e il rivale sloveno, tre volte vincitore in passato, Gasper Bregar; 1h14’16” e 1h16’19” i loro tempi. Primo arrivato della Venezia Giulia l’inossidabile SM55 Paolo Massarenti della Daunia Running in 1h22’34”, mentre primo triestino, come spesso accade, Enrico Pausin della Trieste Atletica, altresì primo SM45 in 1h24’54”.

In ambito femminile la piazza d’onore è andata all’africana del team di Cesare Ballaben Ziporah Kingori; la fondista del Kenya, più avvezza alle prove pianeggianti e su asfalto, vantando un personale di un’ora e dodici minuti in mezza maratona, si è ugualmente difesa bene sullo sterrato, terminando la propria fatica in 1h28’53”. Il bronzo, in 1h31’50”, è andato a Rosy Martin dell’Aldo Moro Paluzza, che avevamo conosciuto nel 2019 sempre sull’altopiano, in quanto si era affermata alla CronoTraversata del Maestro in grotta Gigante; scherzando, al traguardo, la friulana ha detto: «Per me la stagione è appena iniziata, infatti se sono qui è tutta “colpa” della mia compagna di squadra Paola Romanin», che per la cronaca ha concluso alle sue spalle in 1h32’42”. Gioia anche per la società di casa, dal momento che Elena Snidero in casacca Evinrude è stata la prima atleta locale, con il 5° posto conquistato in 1h35’17”.

Venendo al tracciato più breve, la 10 km con 400 metri di dislivello, registriamo il rientro alle competizioni, da neo mamma, di Nicol Guidolin della Tornado; nonostante si sia tornata ad allenare da un solo mese, la specialista nostrana dell’off-road ha mostrato già un’ottima forma, nonostante lei forse non sarà d’accordo, ma l’umiltà è sempre stata una sua dote. Per lei trionfo abbastanza agevole in 45’44”, tenendo a debita distanza le slovene Ana Vrečar (47’08”) e Gaja Leban Jež (53’04”). Tra gli uomini successo abbastanza netto di Giuseppe Puntel, carnico in forza alla Sportiamo, che dopo un paio di chilometri, alla prima asperità, ha staccato Alessandro Cociani della Fincantieri Wartsila; i due sono giunti primo e secondo in 40’27” e 42’47”. Soddisfazione per Davide Selvestrel dell’Eurovo Atletica Pieve di Soligo, che ha guadagnato la terza posizione con il tempo di 44’25”.

«Grande soddisfazione – ha affermato il presidente dell’Evinrude Graziano Ferlora – e giornata splendida dal punto di vista climatico, perfetta per gareggiare. Siamo contentissimi per la partecipazione e l’entusiasmo dimostrato di tutti i podisti. È stata una gara dall’alto contenuto tecnico, non per caso la 16 km è stata vinta da due nazionali sloveni. Oltre all’aspetto agonistico per noi è fondamentale la sicurezza, quindi ci tengo a ringraziare i volontari che hanno presidiato il percorso, le ambulanze e motoambulanze, il Soccorso Alpino, le Cravatte Rosse, il Motoclub della Polizia di Stato e lo staff Evinrude al completo». Ricordiamo infine che, con il contributo di FareAmbiente, sono stati riempiti due furgoni con vestiario, prodotti per l’igiene personale, giocattoli e altri generi di prima necessità per un trinomio ambiente – sport – solidarietà.


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