La Trieste Spring Run sta entrando nel vivo. Il comitato organizzatore ha svelato i nomi delle atlete e degli atleti più attesi, che proveranno ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della 21K, che nel 2023 accolse la ruandese Emeline Imanizabayo (1h13:29, in foto) e il keniano Abraham Ebenyo Ekwan (1h03:55).
Sui 21,0975 km, con partenza da Duino e percorso che si svilupperà sulla Costiera, il lungomare barcolano, Porto Vecchio e l'arrivo in piazza Unità, tra le donne si dovrebbe assistere ad un duello africano. Le contendenti rispondono ai profili della keniana Nancy Kerubo Kerage, tesserata con l’Acsi Atletica Campidoglio e capace nel 2022 di correre la mezza in 1h16:40, che proverà a beffare l’etiope Asmerawork Bekele Wolkeba, classe 1991 e portacolori della Podistica Torino, che sulle strade piemontesi, nel 2010, timbrò l’interessante crono di 1h12:10.
Al maschile (come nella gara in rosa le sorprese potrebbero sempre dietro l’angolo), dovrebbe essere un gruppetto di atleti africani ad avere i favori del pronostico. Il faro potrebbe essere il ventitreenne burundiano della Cosenza K42 Leonce Bukudu, che in questa stagione ha timbrato un buon 30:40.88 sui 10.000 metri in pista mentre nel 2022 ad Arezzo, sui 21,0975 km, corse in 1h02:56. Se il keniano Timothy Kimutai Kirui, grande protagonista della corsa in montagna internazionale, potrebbe essere la classica mina vagante, il pubblico dovrà tenere d’occhio anche i marocchini Aziz Lakriti, tesserato per la Podistica Normanna e in grado di correre la mezza maratona nel 2022 a Pisa in 1h04:24, e Raadoine Amehdy (Atletica Brugnera Friulintagli), che lo scorso 1 maggio ha corso in 32:10 sui 10 km a Codroipo e nel 2022, alla Trieste 21K, timbrò il crono di 1h07:16.
Tra gli italiani sarà da fare attenzione all’esperto Abdoullah Bamoussa, che ha sempre vissuto tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Bamoussa proverà a difendere i colori azzurri. Il 37enne, portacolori del G.p Livenza Sacile, nella sua carriera è stato capace di indossare la maglia della nazionale italiana sui 3000 siepi agli Europei di Amsterdam (2016), ai Mondiali di Londra (2017) e pure alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (2016), l’apice della sua carriera. Vanta, in mezza maratona, un primato personale di 1h05:10 mentre alla Trieste 21K del 2022 chiuse la sua fatica dopo 1h05:34. Infine, ci sarà anche lo sloveno Rok Puhar, tra i papabili per le posizioni di testa: spesso protagonista alla Spring Run e alla Mujalonga sul Mar, classe 1992, lo scorso 21 aprile ha chiuso al 6° posto la corsa muggesana in 32:11. Il primato personale sulla mezza maratona è di 1h05:47. In casa slovena, c’è curiosità per vedere all’opera anche l’ultrarunner Patrik Korenjak.