Credere e puntare sul basket femminile. Questo il mantra che alimenta di anno in anno la mentalità di una delle società storiche del panorama cestistico giuliano-rivierasco: l’Interclub Muggia. La compagine di casa alla palestra “Pacco” e al palasport di Aquilinia da anni colora di rosa la palla a spicchi, dotandosi di un bacino ed un vivaio di bambine e ragazze di alto livello, sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Vestono la casacca biancoblù giocatrici di quasi ogni età, dal minibasket sino all’under 17, passando per l’under 15 e l’under19, coinvolte in una vision societaria capace di toccare come vertice la Serie B. La prima squadra muggesana, infatti, anche quest’anno milita nella serie cadetta, rappresentando, senza dubbio, uno dei centri nevralgici per la pallacanestro al femminile. Ne abbiamo parlato con uno dei suoi diretti protagonisti, l’allenatore Marco Zadeo, vice della prima squadra e alla guida dell’U19.
Marco, come è iniziata questa stagione? Quali sono gli obiettivi della Serie B?
Sicuramente salvarci, anche considerando l’età molto giovane del nostro organico con addirittura ragazze nate nel 2006 e nel 2007. La stagione è cominciata un po' in salita, complice un calendario non particolarmente fortunoso considerando che nei primi cinque impegni ce la siamo dovuta vedere con realtà accreditate da tutti per la possibile vittoria finale. Poi però le ragazze sono state bravissime a rialzarsi con carattere e senza abbattersi, portando a casa due successi di fila contro Sistema Rosa Pordenone e Montecchio Maggiore, dimostrando di esserci sotto il punto di vista mentale oltre che cestistico. Non abbiamo perso la fiducia, puntando sul nostro saper giocare a pallacanestro. Si evincono notevoli miglioramenti rispetto all’anno scorso.
Per quanto riguarda invece le ragazze dell’under 19?
Quest’anno è un po' più complesso perché la squadra è stata oggetto di una rivoluzione massiva della rosa, con addirittura 8 giocatrici nuove su 12. Ci vuole quindi tempo per costruire l’amalgama e conoscerci tutti nel miglior modo possibile. Però siamo molto contenti e soddisfatti perché tante atlete di altre società hanno deciso di abbracciare la nostra realtà.
Ricollegandoci proprio a quest’ultimo aspetto, si può dire che siete diventati uno dei centri nevralgici locali del basket femminile?
La competizione è tosta anche perché a Trieste spicca una realtà come Futurosa, attrezzatissima e in rampa di lancio. Noi però dal canto nostro stiamo crescendo e otteniamo sempre segnali che ci fan capire di stare lavorando bene. Noi ci siamo e numeri e risultati lo stanno dimostrando in modo tangibile. Siamo davvero soddisfatti e orgogliosi.