Un appuntamento indimenticabile con l’America ed il mondo dello spettacolo unito a quello dello sport: il World Tour degli Harlem Globetrotters ritorna in Friuli Venezia Giulia, otto anni dopo l’ultima visita. La squadra americana più amata nel mondo del basket sarà infatti impegnata, nei primi mesi del 2025, nel tour italiano ed una delle otto tappe previste è fissata a Trieste, alle ore 20.30 del 5 marzo 2025.
Uno show unico, dove basket e intrattenimento si fondono in uno spettacolo per tutte le età con tiri impossibili, humor e sorprese a non finire: sarà il PalaTrieste di via Flavia ad ospitare l’evento, che ospiterà gli Harlem Globetrotters, fondati nel 1926 e che dal 1950 hanno avuto come missione quella di far conoscere la pallacanestro in tutto il mondo. Da quel momento in poi, si sono esibiti in oltre 120 stati, intrattenendo più di 150 milioni di tifosi: la loro divisa è stata vestita, negli anni, da campioni della NBA come Jamario Moon e Wilt Chamberlain, fra gli altri, ed il team è stato introdotto nel Naismith Memorial Basketball Hall of Fame nel 2002, ottenendo il massimo riconoscimento della pallacanestro internazionale.
Un’esperienza sicuramente significativa per tutti i giovani della nostra regione, ma anche per far conoscere ed innamorare della pallacanestro i più piccini e chi non si è ancora avvicinato al basket, come conferma anche il Presidente Fip Fvg Alberto-Maria Camilotti: “Certamente si tratta di un’occasione importante per mettere in primo piano la pallacanestro. Nella nostra regione siamo avvezzi ad organizzare grandi eventi di basket, ospitare finali nazionali di ogni tipo e in generale promuovere il più possibile il nostro sport, specialmente quando si tratta di giovani che vengono coinvolti. Abbiamo avuto l’onore di ospitarli, in questi ultimi anni, ben tre volte dal 2013 al 2017 e ora, dopo un po di anni di pausa, siamo felici di poter nuovamente accogliere gli Harlem Globetrotters nella nostra regione, pensando specialmente agli anni post-Covid che hanno tolto tanti eventi dai nostri programmi. Con questo ed altri tipi di eventi, il nostro movimento può tornare in auge e coinvolgere bambini e giovani che in questi ultimi anni non hanno potuto ancora vivere un’esperienza del genere”.