Sono costate carissime le dichiarazioni al vetriolo in sala stampa del patron della Givova Scafati Nello Longobardi, dopo il match vinto domenica scorsa dalla Pallacanestro Trieste al PalaMangano. È arrivata infatti, per il massimo dirigente campano, la scure del Giudice Sportivo: sono sette i mesi di inibizione per offese e proteste agli arbitri e perché, si legge nella nota ufficiale della FIP, “al termine della gara, insultando e minacciando gravemente (“Meno male che hai la maglia grigia, ma prima o poi ci rivedremo fuori di qui”) il secondo arbitro, sbatteva ripetutamente la porta dello spogliatoio degli arbitri, colpendo in una occasione, con danno lieve ad una spalla, il medesimo secondo arbitro”.
Oltre a un’ammenda di 5.000 Euro per offese, minacce e la presenza di persone non autorizzate all’interno del tunnel di accesso agli spogliatoi e la squalifica del parquet di Scafati per tre gare, causa invasione di campo da parte di più individui in due occasioni diverse, è stata anche aperta un’indagine da parte della Procura Federale relativamente agli accadimenti successivi al termine del match.